COMUNICATO STAMPA
Il “Gruppo Acea SpA”, controllato dall’Amministrazione Capitolina, si presenta alla prossima Assemblea degli Azionisti, convivendo ‘ancora’ con il Covid19 e “svuotata” dagli obblighi generali di presenza fisica, imposta dalle regole della Fase2.
Risultato, i piccoli azionisti sono costretti a svolgere, tramite l’APA, l’attività d’istituto attraverso il nostro sito internet (www.aceapa.it) e le “modalità agili” che tali non sono. Sarebbe stato meglio far svolgere l’importante appuntamento tramite “video Conferenza”. Considerando però l’urgenza di approvare il Bilancio 2019, pena ingenti danni agli azionisti di maggioranza (Stato, Comuni, grandi investitori, etc.). La “finanza” non può attendere! Il Coronavirus non è riuscito a fermare Piazza Affari. Naturalmente, nel Secolo della Finanza Globale, rinviare l’approvazione dei Bilanci sarebbe stato nocivo. C’è da aggiungere, come abbiamo visto, che mentre il Mondo ed i suoi abitanti stanno affogando, perché tutto s’è fermato! Tranne le Agenzie di Rating che, in piena tempesta mondiale, non si fermano e danno i voti: va bene, va bene così così oppure va male! Tutto ciò, quando le priorità sono altre: far ripartire l’economia concreta di “prodotto” e sconfiggere il coronavirus. Il quadro dei giudizi di costoro (privati inquisitori), non si ferma mai, mentre loro guadagnano (sempre e comunque !?).
Nel nostro Paese l’epidemia ha avuto una diffusione inarrestabile e micidiale, che ha sconvolto la vita di tutti, conclamandosi ‘progressivamente’ nei quattro principali Continenti: Europa, Asia, Africa ed America. Sappiamo che l’infezione è partita dalla Cina. Ma la vera svolta c’è stata l’11 marzo 2020, quando l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riclassificò “il focolaio internazionale di infezione del nuovo Coronavirus SARS-CoV-2” in Pandemia.
Da quella ‘dichiarazione ufficiale’ scattò l’allarme definitivo nel nostro Paese e partì lo ‘Stato di Emergenza Nazionale’ contro la Catastrofe Universale del 21° Secolo. In Italia il coronavirus ha causato migliaia di morti e (contagiati) e paralizzato vastissimi settori produttivi: da Campione d’Italia a Messina. In questa situazione il tema é: che fare?
L’APA ha seguito con grande serietà le notizie provenienti dalle reti televisive e dalle testate giornalistiche (di tutti i tipi) e scansando i ‘vigliacchi’ egoismi (presenti nella parte peggiore della nostra società), ha documentato, senza sconti, la drammaticità della situazione. E ha scelto, unanimemente, di non abdicare dal nostro ruolo di supporto positivo: stare attenti e vicini alle Colleghe e ai Colleghi, attanagliati dall’angoscia originata dagli eventi riguardanti il lavoro che non poteva fermarsi e dalle preoccupazioni per i propri cari. Abbiamo stretto i denti per superare questo momento, cercando di prepararci a ricostruire, insieme, uno standard di vita positivo (che deve proseguire). In aggiunta alle incognite riguardanti la Salute, all’orizzonte ci saranno i problemi dell’occupazione, del rilancio della produzione, dalle Alpi al Sud d’Italia.
L’emergenza generale riguarda e riguarderà tutte le aziende italiane, i lavoratori e le popolazioni più disagiate. Strategiche sono e saranno le Società dei Servizi Essenziali (acqua, luce, ambiente etc.). Al Centro, dal fermo totale in poi, nella Capitale e nelle 5 Regioni gestite dal Gruppo Acea SpA, i nostri tecnici, operai ed impiegati sono stati indispensabili ed encomiabili.
La nostra Associazione da 21 anni è a disposizione per tutti i Colleghi e le Colleghe, con un curriculum di onorata attività ed esperienza alle spalle, offerte GRATUITAMENTE, senza nessuno escluso. Il 29 maggio 2020, si insediano i “nuovi vertici societari” che avranno di fronte grandi sfide da affrontare. L’appello: RESTIAMO UNITI E SOLIDALI NELLA CONDIVISIONE!
Il Consiglio Direttivo 27 Maggio 2020