venerdì, Marzo 13, 2020

Coronavirus, un’altra settimana di crescita a doppia cifra per la Grande Distribuzione. Vola l’ecommerce (+82,3%)

Tra lunedì 2 e domenica 8 marzo vendite in aumento dell’11% rispetto a un anno fa. A ruba farina (+57,5%), riso (+28,8%), pasta (+29,6%), conserve. Calano cosmetici e profumi

da ItaliaOggi.it- del 13/03/2020 15:17

Il coronavirus continua a spingere le vendite della gdo. Durante la settimana tra lunedì 2 e domenica 8 marzo, le vendite della Grande Distribuzione Organizzata registrano una crescita a doppia cifra, rispetto alla stessa settimana del 2019: +11% a valore a parità di negozi.

Come nella settimana precedente, spiega Nielsen, è il Sud Italia a registrare gli incrementi più alti su base tendenziale: +20,9%. Seguono Centro (+12,9%), Nord Ovest (+7,9%) e Nord Est (+7,5%).

Sempre nella settimana tra il 2 e l’8 marzo in Italia sono aumentate dell’82,3% le vendite online di prodotti di largo consumo. Il dato sull’ecommerce, rilevato da Nielsen, è “in linea con il trend della settimana precedente”, quando era appena partita in Italia la paura di una epidemia sanitaria.

“Anche la scorsa settimana è continuata la corsa agli acquisti degli italiani. Anche nei giorni immediatamente precedenti il decreto dell’8 marzo le vendite della Gdo sono cresciute a ritmo sostenuto per poi esplodere nella giornata di domenica a seguito delle nuove misure restrittive – dichiara Romolo de Camillis, Retailer Service Director di Nielsen Connect in ItaliaLa crescita delle vendite testimonia, per la terza settimana consecutiva, la disponibilità dei prodotti sugli scaffali e la capacità organizzativa della filiera del largo consumo di fronteggiare la situazione eccezionale”.

A livello di format distributivi, il trend maggiore si registra nei Discount (+15,4%) e nei Supemercati (+15,4%), seguiti subito dai Liberi Servizi (+10,1%). Crescita sotto media per gli Specialisti Drug (+5,9%) e per gli Ipermercati (+5,1%). Per quanto riguarda l’eCommerce, il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online da lunedì 2 a domenica 8 marzo è stato del +82,3%, in linea con il trend della settimana precedente.   

Si accentua il calo dei format Cash & Carry, con un trend negativo del -22,6%. Il format, canale principale di approvvigionamento per la clientela professionale e operatori HoReCa, (ospitalità, ristorazione), che potrà vedere una ripresa solo alla fine della quarantena, con la riapertura dei servizi di bar e ristorazione al pubblico. Lunedì 2 marzo fa registrare un calo delle vendite del -4,9%, mentre i restanti giorni della settimana mostrano tutti trend positivi rispetto alle stesse giornate del 2019. La crescita si attesta quotidianamente intorno al +7,8%, fino a domenica, quando il trend raggiunge il picco +20,6% a totale Italia, trainato soprattutto dal Sud (+45,8%).

Gli italiani nell’ultima settimana hanno fatto il pieno di prodotti a lunga conservazione, per quello che Nielsen definisce ‘effetto stock’:aumenti a doppia cifra per riso (+28,8%), pasta (+29,6%), conserve animali (+19,9%) e conserve rosse (+32,7%). Accelerano anche gli ingredienti di base che segnano +40,2%, con la farina che spicca a +57,5%. Sotto media invece la crescita delle bevande (+6,8%), trainate principalmente dai comparti birra (+10,4) e vino (+9,6%).

Vista la crisi sanitaria in corso, cresce il comparto ‘prevenzione e salute’ con un aumento delle vendite delle categorie del cura casa (+19,6%), trainata in particolare dal segmento detergenti superfici (+37,8%) e dalle commodities (+102,3%). Secondo la rilevazione Nielsen, cresce leggermente sotto la media la cura della persona (+10,4%), mentre singole categorie continuano a performare bene: il parafarmaceutico (+94,9%), la carta igienica (+17,3%), le salviettine umidificate (+216,3%) e i fazzolettini di carta (+30,6%). Continua anche la crescita di sapone per le mani, liquido e solido, con un trend del +64,3%, e la crescita dei saponi intimi con un +25,2%.

Infine, con l’Italia in lockdown calano inevitabilmente le vendite di tutto ciò che è legato all’estetica: cosmetica (-17,3%), profumeria (-23,1%) e depilazione (-6,7%).

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