venerdì, Marzo 20, 2020

Coronavirus, Von der Leyen annuncia: ‘Attivata clausola di stop Patto’

                 Fmi stima -0.6% Pil Italia. Pesa la crisi, bene il governo

                                                  Redazione ANSA 20 marzo 2020 18:44 NEWS

La Commissione Ue ha attivato la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità, che consentirà ai Governi di “pompare nel sistema denaro finché serve”: lo ha annunciato oggi la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in un videomessaggio.

“Il Coronavirus ha un impatto drammatico sull’economia, molti settori sono colpiti. Il lockdown è necessario ma rallenta severamente l’attività economica. La scorsa settimana ho detto che faremo tutto il possibile per sostenere l’economia e i cittadini, e oggi rispettiamo quanto detto. Gli aiuti di Stato sono i più flessibili di sempre e i vostri Governi possono dare i soldi che servono a ristoranti, negozi, imprese piccole e medie”, ha detto von der Leyen. Inoltre, “cosa mai fatta prima, abbiamo attivato la clausola di salvaguardia (general crisis clause)”, ovvero “stiamo allentando le regole” per consentire ai Governi di spendere, ha spiegato.

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, apre dunque ai Coronabonds. In un’intervista alla radio Deutschlandfunk, la presidente ha detto che “stiamo guardando a tutti gli strumenti e qualunque aiuto verrà utilizzato” per mitigare le conseguenze economiche dell’epidemia. “Questo vale anche per i Coronabonds, se aiutano e se sono correttamente strutturati, saranno usati”, ha detto. La presidente della Commissione ha accolto così l’appello del premier italiano Conte.  

“Leggo in queste ore che il presidente Conte chiede l’intervento del Mes. Assolutamente no, infilerebbe l’Italia nel tunnel di “lacrime e sangue”. Anche per questo chiediamo la riapertura di Camera e Senato come parlamentari vogliamo e dobbiamo dare il nostro contributo”. Lo scrive su facebook il leader della Lega Matteo Salvini.

Secondo le stime del Fondo Monetario internazionale il pil italiano è atteso calare nel 2020 dello 0,6% mentre il debito pubblico salirà al 137% del pil e il deficit al 2,6%. Le stime sono contenute in una nota datata 11 marzo e allegata all’Article IV sull’Italia, e includono quindi in parte l’effetto del coronavirus.

Nel rapporto, stilato invece sulla base dei dati a disposizione fino al 28 gennaio, si prevede una crescita per l’Italia dello 0,4%.

Il Fmi loda la risposta decisa delle autorità italiane al coronavirus, “incluse le azioni più recenti” e raccomanda “azioni coordinate regionali e internazionali per affrontare gli effetti della pandemia”. Nella nota allegata all’Article IV sull’Italia, il Fondo “riconosce e sostiene le priorità delle autorità” che sono “giustamente concentrate nel combattere la pandemia e sostenere la sanità, i lavoratori, le aziende e le famiglie”.Il Fmi plaude alle autorità italiane per la “loro prudente attuazione della politica di bilancio nel 2019 che è stato meglio delle attese” e per i progressi “nel rafforzamento delle banche”. Il Fondo comunque “riconosce che il bilancio quest’anno peggiorerà” a causa degli effetti della pandemia e “dà il benvenuto al piano delle autorità di portare avanti un risanamento di bilancio di medio termine, una volta che la pandemia” sarà passata. Secondo il Fmi servono misure pro-crescita e inclusive, inclusa quella fiscale. Le previsioni del Fondo Monetario per l’Italia

Intanto il REF Ricerche rivede nettamente al ribasso la stima sulla contrazione del Pil italiano nel primo semestre -8% (dal -1/-3% indicato in precedenza). La cadutasi legge nella nota del centro di ricercheriguarda con questa intensità solamente l’ultima parte del primo trimestre, che potrebbe chiudere con un possibile decremeto del 3 per cento  sul quarto 2019, e manifestarsi pienamente nel secondo, quando la caduta sarebbe di un altro 5 per cento sul primo trimestre”Un rimbalzo è possibile, secondo il Ref, a partire dal terzo trimestre.  

Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ha avvertito che se l’Unione europea abbandona l’Italia, l’Ue “non si riprenderà più”. Intervistato dalla tv Lci, Le Maire ha lanciato un appello ai Paesi Ue a “essere uniti” per far fronte al Coronavirus. “Se sarà ognun per sé” – ha ammonito – se si abbandonano alcuni Stati, se ad esempio si dice all’Italia ‘cavatevela da soli’, l’Europa non si riprenderà”.

“Serve maggiore severita’. Non so se ci sara’ un nuovo provvedimento, la catena di comando e’ netta e Conte fa la sintesi, ma lo auspicherei almeno nelle zone come la Lombardia”, ha detto il capo politico del M5s, Vito Crimi a Radio 1. “Tutto quello che non e’ essenziale andrebbe chiuso. Ma tante aziende hanno scelto di proprio la chiusura”, cosi’ rispondendo alla domanda se sia necessario chiudere tutte le aziende. “Circa il ricorso al Mes senza condizionalita’ – conclude Vito Crimi purtroppo non ci credo”.

 

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