Il Ftse Mib che ha guadagnato l’1,06%. Rally di Atlantia (+7,27%) ed Eni (+7,3%). Bene anche Fca (+4,15%). In calo invece Prysmian (-4,67%). Lo spread Btp/Bund scende a quota 198. Fra le banche in evidenza Bper (+3,09%), Mps (+2,81%) Intesa Sanpaolo (+1,2%) e Mediobanca (+1,07%)
di MF-Dowjones–del 31/03/2020 17:53
Il listino milanese ha chiuso la seduta in territorio positivo, con il Ftse Mib che ha guadagnato l’1,06% a 17050 punti. L’indice è tornato a salire, dopo aver rallentato, sulla scia al miglioramento di Wall Street. Nel trimestre concluso oggi il Ftse Mib ha lasciato però sul terreno il 27,4%.
Fra le altre borse europee, Londra è salita dell’1,8%, Francoforte dell’1,2% e Parigi dello 0,4%. In generale per i listini del Vecchio Continente è il peggior trimestre dal 2002.
Lo spread Btp/Bund è sceso dello 0,9% a 198 punti.
Il Dow Jones, dopo un’apertura in calo, è passato in positivo e segna (alle ore 18) +0,45%, l‘S&P500 + 0,2% e il Nadaq +0,6%
Sotto l’attenzione degli operatori da un lato il rimbalzo solido dei pmi manifatturiero cinese a marzo, dall’altro il rallentamento dei contagiati di coronavirus in Italia.
Sul fronte dei dati macro, l’inflazione nell’area euro a marzo, secondo la lettura preliminare, è cresciuta dello 0,7% a livello annuale, in rallentamento dal +1,2% del mese di febbraio e sotto le attese del consenso degli economisti a 0,8%.
Per quanto riguarda l’Italia, secondo le stime preliminari, nel mese di marzo 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% sia su base mensile sia su base annua (da +0,3% del mese precedente).
A piazza Affari, in luce Atlantia (+7,27%), spinta dalle indiscrezioni di stampa secondo cui il dialogo tra il governo, Autostrade per l’Italia, con il ceo Roberto Tomasi in prima fila, e Atlantia, che vede impegnati il presidente Fabio Cerchiai e l’amministratore delegato Carlo Bertazzo, è nuovamente aperto.
Seguono Eni (+7,3%), Azimut Holding (+4,11%) e Unipol (+3,64%). Da notare Exor (+0,58%), che ha raggiunto un accordo con Via Transportation per investire un ammontare pari a 200 milioni dollari e acquisire l’8,87% della società (su base fully diluted).
Contrastati gli industriali. In particolare, bene Buzzi Unicem (+4,35%), Fca (+4,15%), Stm (+2,42%), Leonardo (+1,81%), Ferrari (+1,72%) e Cnh Industrial (+1,6%).
In calo Prysmian (-4,67%), dopo che il cda ha affermato che ritiene prudente modificare la proposta di destinazione degli utili 2019 da sottoporre alla prossima assemblea degli azionisti, convocata per il 28 aprile, riducendo il dividendo a 0,25 euro per azione, rispetto ai 0,5 euro per azione originariamente previsti. In flessione anche Pirelli (-2,27% a 3,26 euro), su cui Banca Imi ha abbassato il prezzo obiettivo del titolo da 5,3 a 3,6 euro, ribadendo il rating hold.
Focus sul settore bancario, ieri fortemente penalizzato dalla raccomandazione della Bce alle banche di non pagare dividendi e/o buyback almeno fino al mese di ottobre. Male Unicredit (-1,75%), Banco Bpm (-1,03%), mentre riescono a chiudere in rialzo B.P.Sondrio (+4,15%), Bper (+3,09%), Mps (+2,81%) Intesa Sanpaolo (+1,2%), Mediobanca (+1,07%) e Ubi (+0,92%).
In rosso S. Ferragamo (-3,59%), Poste Italiane (-2,48%) e Moncler (-2,09%). In territorio negativo anche Campari (-1,5% a 6,55 euro), dopo che Oddo BHF ha ribadito la raccomandazione reduce e il prezzo obiettivo a 7,2 euro.
Tra le mid cap, in evidenza Saras (+16,44%), Sesa (+7,78%), Reply (+7,74%) e B. Farmafactoring (+6,65% a 4,73 euro), su cui Banca Akros ha alzato il rating a buy da neutral, con tp di 5,7 euro per azione.
Segue Illimity (+4,84%), dopo le dichiarazioni di Corrado Passera, ad della società, secondo il quale ” Illimity gode di una situazione patrimoniale e finanziaria molto solida, come evidenziata dai risultati anticipati il 12 febbraio e dettagliati nel bilancio oggi pubblicato”.
Bene Maire T. (+1,98% a 1,44 euro), su cui Banca Akros ha confermato il rating buy e target price a 3,3 euro, dopo che la controllata Tecnimont ha ottenuto riconoscimenti per un importo complessivo di circa 10 milioni di dollari per servizi di ingegneria ad alto contenuto tecnologico e studi di fattibilità nel settore petrolchimico in Corea, Federazione Russa e India.
In territorio positivo anche A.Bologna (+0,65%), che ha chiuso il 2019 con un utile netto consolidato pari a 20,9 mln euro (+16,3% a/a), mentre hanno perso terreno Sogefi (-3,98%), Datalogic (-3,96%) e De’Longhi (-3,42%).
Da notare C.Latte Italia (+3,57% a 2,61 euro). Newlat ha acquistato il 46,24% del capitale a fronte del pagamento pari a 1 euro e 0,33 azioni ordinarie Newlat Food ogni titolo C.Latte.
Sull’Aim, in rally Neosperience (+15,65%), dopo i conti 2019. La società ha chiuso lo scorso esercizio con un utile netto pari a 923 migliaia di euro (+120% anno/anno).