mercoledì, Aprile 29, 2020

Il Mef replica a Fitch: la valutazione non tiene conto delle decisioni assunte nella Ue

Il ministero: i fondamentali dell’economia e della finanza pubblica dell’Italia sono solidi. Le altre agenzie di rating hanno assunto un atteggiamento più prudente

del 29/04/2020 08:12

I fondamentali dell’economia e della finanza pubblica dell’Italia sono solidi. E la valutazione emessa non tiene conto  delle rilevanti decisioni assunte nell’Unione europea, dagli Stati che la compongono e dalle Istituzioni che ne fanno parte”.

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, replica alla decisione di Fitch di declassare il merito di credito della Repubblica italiana a BBB- (un gradino sopra il livello junk o “spazzatura”), con outlook stabile. “Il downgrade riflette il significativo impatto del coronavirus sull’economia italiana e sulla posizione di bilancio”, puntualizza l’agenzia con outlook stabile. L’agenzia è intervenuta anticipando la valutazione del rating programmata per il 10 luglio.

“L’accelerazione sarebbe giustificata dal deterioramento in atto del quadro macroeconomico e della finanza pubblica. Si tratta tuttavia di effetti interamente dovuti a una causa esogena e temporanea. La valutazione degli impatti sulle prospettive di crescita e sul merito di credito sconta inevitabilmente un considerevole margine di incertezza. Le altre agenzie di rating hanno in effetti assunto un atteggiamento piu’ prudente”, si legge in una nota del Mef. “La valutazione non tiene” poi “conto delle rilevanti decisioni assunte nell‘Unione europea, dagli Stati che la compongono e dalle istituzioni che ne fanno parte. In particolare, non sembrano adeguatamente valorizzati l’orientamento strategico della Banca Centrale Europea e gli interventi che si stanno per realizzare con la condivisione delle responsabilita’ della gestione della reazione alla crisi e dei relativi oneri di finanziamento”, aggiunge il Mef.

“I fondamentali dell’economia e della finanza pubblica dell’Italia sono solidi”, puntualizza il Ministero. “Il sistema produttivo e’ molto diversificato, con un consolidato surplus commerciale e una posizione finanziaria netta nei confronti dell’estero molto vicina all’equilibrio. Il costo medio del nostro debito continua a diminuire, compreso nell’anno in corso, e la quota crescente del debito detenuta dalla Banca Centrale assicureràanche per l’anno prossimo che l’esborso netto per interessi resti in linea con quello di quest’anno”.

“Le garanzie pubbliche che sono rilasciate in questi giorni assicurano la liquidita’ all’economia italiana, migliorando anche, per questa via, le prospettive future della finanza pubblica. LItalia ha tuttora un livello di garanzie statali basso, se confrontato con quello degli altri maggiori Paesi europei”, prosegue il Mef nella nota. Infine “il Governo ha la piena consapevolezza dell’esigenza di affrontare questa crisi con misure che non siano solo di carattere emergenziale. Interverremo anche con un’agenda di riforme e di investimenti, per aumentare il nostro potenziale di crescita, con attenzione ai vincoli e alla sostenibilita’ della finanza pubblica e alla necessita’ di confermare la traiettoria di riduzione del debito”, conclude il Mef.

Fitch prevede una contrazione del Pil dell’8% nel 2020, con un debito al 156%, ma ritiene anche probabile un contenimento dell’epidemia nella seconda meta’ dell’anno, con una ripresa economica nel 2021 del 3,7% benche’ incerta considerata “la debolezza sottostante dell’economia”.

L’outlook stabile riflette l’idea chegli acquisti della Bce faciliteranno la risposta dell’Italia alla pandemia e allenteranno i rischi di rifinanziamento”.

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