giovedì, Aprile 30, 2020

FTSE Mib in rosso, male le banche….

Chiusura in forte calo per il listino milanese, in linea con le perdite diffuse in tutta Europa. Il Ftse Mib, dopo un’apertura in rialzo, ha accelerato al ribasso, segnando -2,09% a 17690 punti, in scia ai dati macro che indicano una forte recessione a causa dell’impatto del Covid-19.

del 30 Aprile 2020

La Bce ha deciso di introdurre nuove operazioni di finanziamento a lungo termine di emergenza per le banche della zona euro (Peltro, pandemic emergency longer-term refinancing operations) e di abbassare i tassi sulla gamma esistente di prestiti (Tltro).

L’Istituto di Francoforte resta poi pronto ad aumentare gli acquisti nell’ambito del Pepp (pandemic emergency purchase programme), ampliando la sua potenza di fuoco per contenere l’impatto della pandemia di coronavirus sull’economia dellEurozona.

Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta in forte calo con il Dow Jones che cede %. A pesare sul sentiment del mercato i dati macro statunitensi.

In base agli ultimi dati sui sussidi, negli Stati Uniti, dall’inizio della crisi del coronavirus sono stati 30 milioni i posti di lavoro persi. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, infatti, sono diminuite di 603.000 unita’ a quota 3.839.000, rispetto al totale rivisto di sette giorni fa.

Il consenso raccolto dal Wall Street Journal si attendeva un dato a quota 3,5 mln unita’.

Per quanto riguarda lEurozona, il Pil, secondo quanto emerge dalla prima lettura preliminare, e’ calato del 3,8% a livello trimestrale e del 3,3% su base annuale nel primo trimestre del 2020. Il dato e’ inferiore al consenso sia a livello congiunturale (-3,2% t/t), sia a livello tendenziale (-2,7% a/a).

Il tasso di disoccupazione nell’Eurozona si e’ attestato al 7,4% a marzo, in aumento rispetto al 7,3% di febbraio e sotto quanto previsto dal consenso degli economisti, al 7,7%.

Nel dettaglio dei singoli Paesi, l‘Italia e la Francia sono cadute ufficialmente in recessione. Il Pil della Francia nel primo trimestre e’ sceso, secondo la prima stima, del 5,4% a/a, mentre il Pil italiano nello stesso periodo si e’ contratto del 4,7% a livello trimestrale e del 4,8% su base annuale.

Il Pil spagnolo, invece, si e’ contratto del 5,2% nel primo trimestre, dopo un’espansione dello 0,4% negli ultimi tre mesi dello scorso anno, deludendo il consenso degli economisti che si aspettavano una discesa meno pronunciata del 4,5%.

A piazza Affari, resistono ai cali le utility. In particolare Italgas (+4,83% a 5,10 euro), su cui Kepler Cheuvreux ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 6 euro dopo i risultati del primo trimestre 2020. Seguono Hera (-1,26%) A2A (+0,69%).

In territorio positivo anche Tenaris (+0,31% a 6,39 euro), su cui Jefferies ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 7,25 euro, dopo i conti dei primi tre mesi dell’anno.

Tra gli industriali, bene Pirelli (+0,68%), mentre hanno registrato forti perdite Cnh I. (-4,83%), B. Unicem (-2,83%), Leonardo Spa (-2,36%), Ferrari (-2,02%), Fca (-2%) e Prysmian (-0,55%).

Da segnalare Stm (-5,01% a 23,71 euro), su cui Goldman Sachs ha ridotto la raccomandazione da neutral a buy, con prezzo obiettivo confermato a 18 euro.

In profondo rosso il settore bancario: Unicredit -4,7%, Bper -4,33%, Mediobanca -4,13%, Intesa Sanpaolo -3,88%, Banco Bpm -3,68%, Ubi B, -0,42%. Lo spread Btp/Bund ha chiuso la seduta in netto allargamento a 236,451 punti base rispetto ai 225,339 pb della chiusura di ieri.

In netta flessione anche Diasorin (-4,25%), Poste I. (-3,46%), Azimut H. (-2,97%) e Recordati (-2,89%).

Tra le mid cap, male Technogym (-6,14%), Dovalue (-4,53%), Fincantieri (-4,47%) e B. Mediolanum (-4,46%).

In rialzo, invece, Italmobiliare (+3,8%), Sesa (+2,97%), B.Cuinelli (+2,08%) e Autogrill (+1,86%).

SullAim, in rally Wm Capital (+39,29%). La societa’, specializzata nel Business Format Franchising, su richiesta delle autorita’ di mercato e tenuto conto dell’attuale situazione di mercato del titolo, ha precisato che l’accordo sottoscritto con l’azienda cinese Nanjing Vazyme Medical Technology Co., Ltd, che prevede la distribuzione di kit di analisi per la diagnosi del Covid-19, non e’ in esclusiva.

Denaro anche su Energica M. (+6,5%) che ha registrato un valore del portafoglio ordini alla data odierna in crescita di oltre il 125% rispetto al fatturato relativo alla vendita veicoli realizzato nel 2019, attestandosi a 2,9 milioni di euro.

 

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