giovedì, Maggio 7, 2020

FTSE Mib in rialzo, giù le banche

07/05/2020 18:30            

Il listino milanese ha chiuso la seduta sopra la parita’, registrando la performance peggiore tra le principali piazze europee. Il Ftse Mib, dopo una giornata in rialzo, ha azzerato i guadagni in scia al calo del settore bancario, per poi tornare a salire segnando +0,5% a 17245 punti. Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta in deciso progresso, con il Dow Jones che sale dell‘1,4%, nonostante i dati sulle richieste settimanali di disoccupazione, che hanno portato il numero di posti di lavoro persi negli Usa a oltre 33 mln di unita’. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono, infatti, diminuite di 677.000 unita’ a quota 3.169.000, rispetto al totale rivisto di sette giorni fa.

Per quanto riguarda l’Europa, la produzione industriale in Germania e’ crollata del 9,2% a livello mensile a marzo e dell11,6% su base annuale. La lettura congiunturale ha deluso il consenso degli economisti, che si aspettavano invece un calo dell’8,8% m/m.

La produzione industriale in Francia e’ crollata del 16,2% a livello mensile a marzo. Il dato ha deluso il consenso degli economisti che si aspettavano una contrazione dell’14,5% m/m. In Italia a marzo si stimano, per le vendite al dettaglio, flessioni rispetto a febbraio pari al 20,5% in valore e al 21,3% in volume. A determinare l’eccezionale calo sono le vendite dei beni non alimentari, che diminuiscono del 36% in valore e del 36,5% in volume, mentre quelle dei beni alimentari sono stazionarie in valore e in lieve diminuzione in volume (-0,4%).

Nel frattempo, la Banca Centrale inglese ha deciso all’unanimita’ di mantenere i tassi di interesse allo 0,1% e, a maggioranza, con sette voti favorevoli e due contrari, ha confermato il programma di quantitative easing da 200 miliardi di sterline. Con una mossa a sorpresa, la Norges Bank norvegese, invece, ha portato a zero il tasso di interesse di riferimento, ma ha chiarito che per ora esclude ulteriori tagli.

A piazza Affari, in luce Nexi (+3,83%) e Moncler (+2,65%). In evidenza Enel (+1,99% a 6,18 euro), in scia ai giudizi positivi degli analisti dopo i conti trimestrali. Deutsche Bank, ad esempio, ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 7,2 euro sul titolo.

Bene il comparto oil con il petrolio statunitense in forte rialzo, sui massimi da un mese: Saipem +2,64%, Eni +1,58%, Tenaris +1,51%.

In territorio positivo Finecobank (+0,7%), che ha registrato ad aprile una raccolta netta molto robusta, pari a 959 milioni di euro, caratterizzata da una grande qualita’ e ottenuta senza fare ricorso a politiche commerciali di breve periodo.

In calo il settore bancario, penalizzato dello spread Btp/Bund che ha chiuso a 245,312 punti, rispetto al massimo intray a 253,754 pb, in attesa delle revisioni del rating dell’Italia da parte di Moody’s e S&P di domani: Bper -2,48%, Unicredit -1,58%, Banco Bpm -1,4%, Intesa Sanpaolo -1,11%. Da segnalare Mediobanca (-0,27%), che ha chiuso i primi nove mesi dell’esercizio 2019-20 riportando un utile netto in calo tendenziale del 12% a 552 milioni di euro. In rosso Cnh I. (-3,06% a 4,96 euro), su cui Banca Akros ha ridotto il rating a accumulate da buy, con un target price pari a 7,5 euro per azione dopo i conti trimestrali.

Tra le mid cap, focus su B. Mediolanum (+1,15%), che ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 72,2 mln euro, in linea con il dato registrato nello stesso periodo del 2019 che era pari a 72,124 mln. In flessione, invece, Maire T. (-9,83%). La societa’ ha concluso i primi tre mesi dell’anno con un utile netto consolidato pari a 10,9 milioni di euro, in diminuzione del 65,6%.

SullAim, denaro su Somec (+4,68%), che, dal momento che si sono verificate le condizioni sospensive previste dall’accordo d’investimento sottoscritto il 19 marzo dello scorso anno, ha perfezionato l’acquisizione del 60% di Skillmax.

 

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