Allarme movida a Roma. Ma c’è tanta confusione sulle regole per chi beve un drink in strada
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Questo fine settimana, il primo dall’allentamento delle misure di lockdown, i controlli nei quartieri della movida saranno molti di più e la polizia e i vigili non potranno far altro che vigilare sull’unica norma che riguarda le persone in strada: il divieto di assembramento e l’obbligo di mantenere la distanza di almeno un metro con le altre persone. Ma riusciranno a controllare migliaia di persone per strada e a impedire loro di ‘assembrarsi’?
Le regole per bar e pub ci sono e sono contenute nelle linee guida pubblicate dalla Regione Lazio. Ma a preoccupare prefetti, sindaci e più in generale il governo, non è tanto ciò che accade e accadrà all’interno dei locali, che tra l’altro possono essere chiusi, in caso di non rispetto delle norme, da 5 a 30 giorni. La cosiddetta ‘movida’, infatti, si svolge soprattutto per strada, nelle piazze e, nello specifico, nelle stradine dei rioni di Roma. Da Monti a Trastevere, dalla zona di Ponte Milvio alle stradine del quartiere universitario di San Lorenzo, dal Pigneto ad alcune zone del centro storico come Campo de’ Fiori. Più che nei bar, complice anche il caldo che arriverà, le forze dell’ordine dovranno cercare di limitare gli assembramenti nelle piazze, che in condizioni normali di solito sono piene di ragazzi e turisti (che probabilmente quest’anno saranno molti meno) dall’ora dell’aperitivo e fino a tarda notte.
Raggi: “Non è ancora il momento della movida”
“Ai romani, non è piaggeria, darei un 10 e lode se non 11. I romani si sono comportati benissimo, hanno rispettato regole molto difficili. Dobbiamo essere orgogliosi di noi. Ma non siamo ancora usciti dall’epidemia, non dobbiamo abbassare la guardia, è un mantra. Non è ancora il momento della movida, dobbiamo stare molto attenti altrimenti rischiamo di tornare in Fase1. Dobbiamo ancora stringere i denti”, ha dichiarato la sindaca Raggi. Ma in questi primi giorni di ‘ripartenza’ dopo l’emergenza coronavirus molti ragazzi sono tornati in piazza per l’aperitivo. Hanno fatto discutere le fotografie scattate in questi giorni a Trastevere, dove molti giovani hanno ricominciato a prendere un drink nelle piazze dello storico rione romano.
Occhi puntati al fine settimana nei quartieri della movida
Il primo allentamento delle misure di lockdown, i controlli saranno molti di più e la polizia e i vigili non potranno far altro che vigilare sull’unica norma che riguarda le persone in strada: il divieto di assembramento e l’obbligo di mantenere la distanza di almeno un metro con le altre persone. Ma riusciranno a controllare migliaia di persone per strada e a impedire loro di ‘assembrarsi’?
Nella circolare diffusa dal capo della Polizia, Franco Gabrielli, si parla di controlli più stringenti e di multe che, si ricorda, vanno dai 400 ai 3mila euro. Si parla anche della possibilità, da parte dei sindaci, di chiudere temporaneamente gli spazi pubblici dove non è possibile far rispettare la distanza di interpersonale di un metro.
E’ tecnicamente possibile, quindi, che la sindaca possa decidere di chiudere alcune delle storiche piazza e vie della Capitale, che di sera sono in genere stracolme di ragazzi: da Campo de’ Fiori a piazza Trilussa o piazza San Calisto a Trastevere. Saranno i romani, soprattutto in questo fine settimana, a dover dimostrare alla sindaca che non servirà il pugno di ferro contro la ‘movida’ della Capitale.