Il listino milanese ha chiuso in deciso progresso l’ultima seduta della settimana, in linea con i guadagni diffusi in tutta Europa, segnando +2,82% a 20,187 punti. Il Ftse Mib, dopo un avvio positivo in scia alla riunione di ieri della Banca Centrale europea, che ha incrementato il Pepp di 600 mld, a 1.350 miliardi, estendendo la durata del piano almeno fino a giugno 2021, ha accelerato al rialzo dopo i dati macro statunitensi oltre le attese.
da del 05/06/2020 18:30
Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta in netto progresso con il Dow Jones che sale del 3,66% sostenuto dai dati del mercato del lavoro Usa oltre le attese. L’economia degli Stati Uniti ha creato, infatti, 2,509 milioni posti di lavoro nei settori non agricoli a maggio, stracciando il consenso degli economisti che si aspettavano invece in calo di 7,45 milioni di unita’. I nuovi posti di lavoro creati dal settore privato sono invece risultati pari a 3,094 mln di unita’. Inoltre, sempre a maggio, il tasso di disoccupazione statunitense si e’ attestato al 13,3%, meglio di quanto previsto dal consenso degli economisti (19,8%).
Quanto all‘Eurozona, gli ordini al settore manifatturiero in Germania, in termini destagionalizzati, sono crollati del 25,8% a livello mensile e del 36,6% su base annuale ad aprile. Il dato, a livello congiunturale, e’ peggiore del consenso degli economisti che si aspettavano una contrazione meno pronunciata, pari al 20 m/m.
In Italia, invece, ad aprile l’Istat ha stimato, per le vendite al dettaglio, una diminuzione rispetto a marzo del 10,5% in valore e dell’11,4% in volume. Su base tendenziale, ad aprile, si registra una diminuzione delle vendite del 26,3% in valore e del 28,1% in volume. Sono ancora le vendite dei beni non alimentari a calare sensibilmente (-52,2% in valore e -52,5% in volume), mentre crescono quelle dei beni alimentari (+6,1% in valore e +2,9% in volume).
A piazza Affari, in ascesa S. Ferragamo (+8,28%). In luce le banche: Bper +9,73%, Banco Bpm +6,76%, Ubi B. +5,35%, Unicredit +4,74%, Intesa Sanpaolo +4,66%, Mediobanca +4,65%. A spingere il settore lo spread Btp/Bund che ha continuato a contrarsi e ha archiviato la seduta a 169,301 punti base dopo la forte discesa di ieri a 174,24 pb grazie alla Banca centrale europea che ha potenziato le dimensioni del suo programma di emergenza di acquisti di asset.
In evidenza il comparto oil e oil service con i prezzi del petrolio statunitense in rialzo per il quarto giorno consecutivo sui massimi da tre mesi, in scia alla notizia che l’Opec e i suoi alleati si incontreranno domani:Saipem +9,47%, Tenaris +5,23%. Da notare Eni (+6,05%), dopo che il Cda ha approvato la nuova struttura organizzativa della societa’. La nuova Eni sara’ dotata di due direzioni generali, Natural Resources ed Energy Evolution, guidate rispettivamente da Alessandro Puliti e Massimo Mondazzi, proposti al Cda dall‘a.d., d’intesa con la presidente.
In deciso rialzo gli industriali. In particolare Cnh I: (+9,81%), Leonardo Spa (+5,99%), Pirelli (+5,4%), Prysmian (+4,16%), B. Unicem (+3,59%) e Stm (+3,17%). Bene Fca (+7%): secondo MF, parte del Governo italiano sarebbe d`accordo per erogare incentivi fino a 4 mila euro per l`acquisto di una nuova vettura Euro 6 entro fine 2020 scenderanno a 2000 euro nel 2021 (meta’ a carico dello Stato e meta’ dei concessionari) in caso di rottamazione di auto con almeno 10 anni; si partirebbe con uno stanziamento di 200 mln nel 2020 e 50 mln nel 2021.
In flessione le utility, tra cui Terna (-1,6%), Italgas (-1,33%), A2A (-1,23%). Ha resistito ai cali Enel (+1,24%), dopo che, secondo la stampa, la societa‘, attraverso la sua controllata Enel Green Power, ha concluso l’acquisto da Plc Power di dueprogetti eolici in Campania per un totale di 49,2 MW.
In rosso Diasorin (-4,71%), che, secondo MF, potrebbe perdere la gara per fornire il test sierologico per il Covid-19 in Lombardia, in quanto il fornitore piu’ competitivo a livello di prezzo e’ Roche.
Tra le mid cap, in rally Datalogic (+14,36%), Marr (+8,54%) e Piaggio (+7,91%). Sotto i riflettori Anima H. (+7,65%), dopo che Banco Bpm ha rafforzato la propria partecipazione nella societa’ arrivando a detenere il 19,4% del capitale (dal 15,4% precedente) con acquisti sul mercato. Da notare B.Profilo (+26,41%), dopo che il Cda ha approvato il piano industriale 2020-2023 che punta – a livello consolidato – a registrare masse complessive pari a 10,1 miliardi di euro al 2023, di cui 6,7 miliardi in Italia.
Sull‘Aim, denaro su Agatos (+4,9%), che ha costituito una joint venture che realizzera’ un impianto di produzione di Biometano basato sull’innovativo processo Biosip di Agatos. La Joint Venture e’ stata costituita tra Agatos che detiene l‘85% del capitale e un importante imprenditore agricolo del Monferrato che detiene il 15% dell’iniziativa.