Stando al monitoraggio dei social network condotto dall’Enit- Agenzia Nazionale del Turismo, a fine di maggio si contano oltre 753,7mila citazioni sul viaggio in Italia – di cui 50mila comparse sul web e 703,7 mila dai social – che hanno prodotto 207,1 milioni di interazioni. Le grandi città d’arte, Roma, Venezia e Milano rilevano il maggior volume di citazioni
da del 05/06/2020 17:45
L’Italia non spaventa più, e, anzi, viene considerata, nel mondo, come un Paese covid-free, iper monitorato e rassicurante stando al monitoraggio dei social network condotto dall‘Enit- Agenzia Nazionale del Turismo. A fine di maggio si contano oltre 753,7mila citazioni sul viaggio in Italia – di cui 50mila comparse sul web e 703,7 mila dai social – che hanno prodotto 207,1 milioni di interazioni. Cala progressivamente lo spazio dedicato dai principali quotidiani europei e americani al tema Covid in Italia e oltre 618 mila reazioni di gradimento (di cui 85.400 di affetto, 335.200 di empatica tristezza, 60.300 di stupore) sono riservate alla Penisola.
Insomma, i viaggiatori non sembrano intenzionati a rinunciare alle vacanze anche grazie all’apertura delle frontiere regionali e alla ripresa di alcuni voli interni ed internazionali. “Le ricerche web sul turismo in Italia producono oltre 300milioni di visualizzazioni, un numero enorme pari all’intera popolazione europea”.
Secondo l’analisi condotta dall‘Enit, le grandi città d’arte, Roma, Venezia e Milano rilevano il maggior volume di citazioni. Sentiment positivo con in testa il Duomo di Milano e la città di Pisa.
L’Italia turistica, proprio per il suo primato come destinazione delle vacanze, risente maggiormente il calo delle presenze straniere. Dall’inizio del 2020 alla fine di aprile il volume complessivo degli arrivi aeroportuali in Italia è diminuito del -64,5 per cento rispetto al primo quadrimestre 2019.
Al 4 giugno, l’analisi delle prenotazioni aeroportuali estive – da giugno ad agosto – in confronto con i competitor diretti Spagna e Francia, mostra nuovamente una caduta delle prenotazioni sia in Italia che negli altri Paesi analizzati: circa 235 mila prenotazioni di passeggeri aeroportuali internazionali per l‘Italia, poco meno di 231 mila per la Spagna e poco più di 193 mila per la Francia. Pertanto, si rileva come l‘Italia pur avendo il maggior numero di prenotazioni in corso realizza anche il calo più profondo -87,1 per cento rispetto al -86,5 per cento della Francia e al -84,5 per cento della Spagna. L’Italia che riparte punta al recupero dei 65 miliardi di euro previsti in perdita dagli scenari attuali, dove ripresa maggiore è attesa per il mercato interno.
Rispetto al periodo maggio – ottobre i cali più evidenti nelle prenotazioni sono quelli dai mercati long-haul: Giappone (-80,9 per cento), Brasile (-74,4 per cento), Sud Corea (-72,9 per cento) come gli Usa e, infine, Australia (-70,2 per cento) frenati dalla prospettiva di una riapertura ritardata dei voli.
Nel monitoraggio settimanale sull‘Italia, alla undicesima settimana di osservazione sull’andamento degli arrivi aeroportuali nel 2020, si osserva ancora una stabilità delle perdite che ci si auspica freni già nei risultati del prossimo bollettino. Si stabilizza la diminuzione delle prenotazioni dal primo giugno al 12 luglio pari al -91,4 per cento, dovuta al calo della Cina del -99,4 per cento ma diffusa anche a tutti gli altri mercati di origine, sebbene minore nei flussi dalla Francia (-86,6 per cento) e dai Paesi Bassi (-84,6 per cento). L‘Unione Europea, dal canto suo, sta mettendo in campo manovre per un approccio coordinato al turismo con misure socio-economiche che potrete trovare al seguente link insieme ai dossier dettagliati e ai webinar del ciclo Turismè per promuovere l’Italia organizzati con il Mibact.