Per la titolare del Viminale “se vogliamo avere un’Europa integrata, dobbiamo partire da qui”. Apertura sul Mes: “tutto ciò che può aiutare la nostra sanità va accolto”
LAMORGESE MIGRANTI RECOVERY PLAN MES
da aggiornato alle 10:070 3 settembre 2020
© Agf – Luciana Lamorgese
AGI – “Niente Recovery ai Paesi che non collaborano con i migranti”. In un colloquio con Il Foglio, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese chiede sanzioni per chi non collabora sui migranti e sulla loro redistribuzione perché , “se vogliamo avere un’Europa integrata, dobbiamo partire da qui”. Magari rendendo più difficile l’accesso a meccanismi come il Recovery Fund: “Penso sia un’idea da non sottovalutare”, dice Lamorgese. “Il fenomeno migratorio al quale stiamo assistendo riguarda per la gran parte i barchini autonomi che ci sono sempre stati e che sono difficili da fermare se non intervenendo sui paesi di partenza”.
Quanto al Mes quale strumento per prevenire la rabbia sociale, Lamorgese dichiara: “Penso assolutamente di sì e penso che tutto ciò che può aiutare il nostro sistema sanitario a essere ancora più forte vada accolto e utilizzato come si deve. E per quanto mi riguarda, avere un sistema sanitario ancora più forte significa avere un paese che sceglie di mettersi al sicuro prendendosi ogni giorno un po’ più cura di sé”.