giovedì, Settembre 10, 2020

Milano prudente ma sopra la parità

Chiusura prudente per il listino milanese, che ha segnato +0,25% a 19.820 punti a fine seduta, in linea con le principali piazze europee su cui ha pesato la forza dell’euro. Il Ftse Mib, dopo aver accelerato al rialzo in scia alle parole della presidente della Bce, e’ passato in negativo per poi tornare in positivo in scia ai movimenti di Wall Street.

da del 10/09/2020 18:35

 La Banca centrale europea, nella riunione odierna, ha confermato che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi, rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%. La revisione della strategia della Bce “sta per riprendere” e “chiaramente riguardera’ anche la definizione di stabilita’ dei prezzi”, ha affermato Christine Lagarde. La Bce prevede inoltre che il Pil dell’Eurozona si contragga dell’8% nel 2020 e che rimbalzi del 5% nel 2021 e del 3,2% nel 2022. Rispetto alle proiezioni macroeconomiche di giugno, le prospettive per la crescita del Pil reale sono state riviste al rialzo per il 2020 e sono sostanzialmente invariate per il 2021 e il 2022. Per quanto riguarda l’inflazione, la Bce stima un’inflazione nellEurozona allo 0,3% nel 2020, all’1% nel 2021 e all’1,3% nel 2022. In questo caso, rispetto alle proiezioni macroeconomiche di giugno, le prospettive per l’inflazione sono invariate per il 2020, sono state riviste al rialzo per il 2021 e sono invariate per il 2022.

Nel frattempo, Wall Street, dopo un avvio in rialzo, ha accelerato al ribasso per poi tornare intorno alla parita’ (Dow Jones +0,07%). Il Congresso Usa rimane bloccato sul nuovo pacchetto di stimoli: i repubblicani del Senato hanno affermato che sosterranno una versione ridotta da 300 miliardi di dollari del precedente piano di stimolo da 1.000 di dollari, mentre i Democratici si oppongono al disegno di legge, e non si prevede che giovedi’ il Senato superera’ il primo ostacolo procedurale.

Sul fronte dei dati macro, male le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) che sono rimaste invariate a quota 884.000. Il consenso raccolto dal Wall Street Journal si attendeva un dato a quota 850.000 unita’. Infine, i prezzi alla produzione per la domanda finale negli Usa sono cresciuti dello 0,3% a livello mensile ad agosto, in linea con quanto atteso dal consenso degli economisti.

A piazza Affari, bene le banche: Banco Bpm +7,24%, Mediobanca +4,14%, Bper +2,57%, Unicredit +1,26%, Ubi B. +0,86%, Intesa Sanpaolo +0,61%, B.Mps +2,41%, B, P.Sondrio +1,65%. A spingere il settore il calo del differenziale sul decennale Btp/Bund, che ha chiuso a 144,211 punti base dopo le parole della Lagarde.

In luce Nexi (+6,81%), con il focus del mercato sempre sulle ipotesi di una fusione con Sia, dopo che secondo la stampa quest’ultima starebbe finalizzando un nuovo accordo sul contratto di processing con Unicredit.

Tra gli industriali, in evidenza Fca (+2,85% a 9,88 euro). Il Ceo della societa’ Mike Manley ha confermato “i tempi della fusione” col gruppo francese Psa prevedendo “il closing entro il primo trimestre del 2021”. Bank of America ha riavviato la copertura sul titolo con rating buy e prezzo obiettivo a 16 euro.

Tra le mid cap, in rosso Technogym (-3,46% a 7,94 euro), su cui Kepler Cheuvreux ha ridotto la raccomandazione da hold a reduce, confermando il prezzo obiettivo a 5,8 euro, dopo i conti del primo semestre. Male anche Autogrill (-2,34%), su cui hanno pesato i tagli delle previsioni di capacita’ per i prossimi mesi da parte di alcune compagnie aeree. Da notare, invece, Illimity (+3,58%), che ha festeggiato il passaggio sul segmento Star.

SullAim, in luce Radici (+13,21%), che ha ottenuto da un primario laboratorio accreditato ISO 17025 un rapporto scientifico che attesta la capacita’ della societa’ di produrre e offrire – a seguito di specifici trattamenti – prodotti di pavimentazione tessile ottenuti da fibra naturale e sintetica in grado di potere ridurre, rispettivamente del 99,9% e del 99,4%, la carica virale del Covid-19.

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