mercoledì, Ottobre 21, 2020

Si addensano le nubi sull’economia e le borse…..

In salita il virus e le posizioni short a Wall Street

La nuova bussola dei mercati sono i grafici sui malati. La media mobile dei contagi Usa segnala un nuovo picco

       di Salvatore Licciardello                                                                                                                                          del 21/10/2020 21:01

Si addensano le nubi sulleconomia e le borse. Dopo un lungo periodo di bonaccia le azioni potrebbero subire la nuova ondata di pessimismo, indotta dalla persistenza della seconda ondata della Pandemia e dall’assenza di nuovi stimoli dall’economia reale.

Chiusure e nuovi lockdown stanno riportando a terra le speranze di un rapido ritorno alla normalità. Confermate dalla persistenza di grandi oscillazioni nelle posizioni speculative dei trader sugli indici azionari Usa, in uno dei periodi di rialzo più persistenti ad avanzare in modo sistematico sono piuttosto gli indicatori di volatilità (+105% l’indice Cboe Volatility da inizio anno).

Gli indici Usa viaggiano ancora nel range superiore della fascia dei prezzi, vicini al massimo storico, ormai da alcuni mesi dopo il periodo buio di primavera scorsa. Ma tutti i principali crolli dell’indice Dow Jones sono avvenuti nel mese di ottobre e proprio il 19 ottobre è stato ricordato l’anniversario del lunedì nero del 1987, uno dei peggiori della storia che ha visto nel fine anno il momento in cui prevale la voglia di riportare a casa i guadagni e aspettare tempi migliori. 

La seconda e terza ondata prevista dei contagi sono la dimostrazione che tutta la produzione e distribuzione dei beni dovranno tener conto di una nuova cornice, un nuovo mondo dove i vincitori di ieri potrebbero facilmente essere i perdenti di domani. Nel giorno in cui le borse europee accusano una perdita notevole (-1,4% l’Eurostoxx, -1,9% il Ftse100, -1,4% il Dax) sono ancora i petroliferi ad accusare un calo fino a -4% mentre si salvano solo i farmaceutici con Diasorin. Ma anche a New York le cose non vanno bene perché si accumulano le preoccupazioni su quella che potrebbe essere ancora, come da tradizione, la peggiore stagione dell’anno per il mercato.

Ecco perchè la nuova bussola dei mercati sono diventati proprio i dati e i grafici sui malati. Per il terzo giorno consecutivo aumentano i casi di coronavirus negli Usa. ll numero di nuove infezioni è cresciuto al ritmo più alto in quasi tre mesi nell’ultima settimana, con oltre 60.000 nuovi casi segnalati martedì e dati che indicano che la diffusione è in costante aumento da settimane. Secondo i dati raccolti dalla Johns Hopkins University gli Stati Uniti hanno segnalato più di 8,27 milioni di infezioni in totale e più di 221.000 persone sono morte.

La media mobile di 7 giorni dei nuovi casi era di 58.397 lunedì e la media mobile di 14 giorni era di 53.970, secondo un’analisi del Wall Street Journal. Quando la media di sette giorni è superiore alla media di 14 giorni, allora è una conferma statistica che conferma il nuovo trend delle infezioni in aumento. La media di sette giorni ha superato la media di 14 giorni per 15 giorni, la più lunga da luglio. La media di sette giorni di lunedì è stata la più alta dal 4 agosto.

In una dichiarazione congiunta rilasciata martedì, i governatori di New York, New Jersey e Connecticut hanno esortato i residenti a evitare tutti i viaggi non essenziali in altri stati.

Quella guida non ha impedito di viaggiare all’interno della propria area ha riferito l‘agenzia Dow Jones. “Non esiste un modo pratico per mettere in quarantena New York dalla Pennsylvania, dal New Jersey e dal Connecticut”, ha affermato il governatore di New York Andrew Cuomo. “Ci sono troppi scambi, interconnessioni e persone che vivono in un posto e lavorano nell’altro”. Allo stesso tempo, New York ha aggiunto il Maryland e l’Arizona alla sua lista di consigli di viaggio. I viaggiatori di 43 Stati devono ora entrare in quarantena quando entrano a New York, che un tempo aveva la peggiore epidemia di virus nel paese.

Condividi su: