Sospensione delle elezioni per un breve periodo, più o meno 90 giorni, giusto il tempo necessario per inserire una modifica legislativa che permetta di procedere con il voto a distanza. Congelamento dei voti già espressi per corrispondenza o per le mani del segretario.
da del 27/10/2020
di Michele Damiani
Sospensione delle elezioni per un breve periodo, più o meno 90 giorni, giusto il tempo necessario per inserire una modifica legislativa che permetta di procedere con il voto a distanza. Congelamento dei voti già espressi per corrispondenza o per le mani del segretario, che saranno compresi nel conteggio al momento dello scrutinio finale.
Sembra questo il destino che toccherà alle Elezioni degli Ordini Locali dei Commercialisti, in programma il prossimo 5 e 6 novembre, viste le nuove disposizioni del dpcm e le richieste della categoria, esposte tramite una serie di lettere inviate al Ministero della giustizia (si veda ItaliaOggi del 24 ottobre scorso). Il dicastero guidato da Alfonso Bonafede, interpellato da ItaliaOggi, ha confermato che l’argomento è sul tavolo del ministro e che a breve si prenderanno delle decisioni in merito, vista anche la scadenza imminente dei termini, senza esprimere però nessun parere sulle varie ipotesi che stanno circolando in questi giorni tra Associazioni e Ordini.
I commercialisti dovrebbero andare fisicamente al voto, come detto, tra il 5 e il 6 novembre. Il regolamento di categoria permette tuttavia agli ordini locali di concedere la possibilità di votare per corrispondenza o, comunque, prima della data delle elezioni; l’elettore dovrà andare all’ordine di riferimento, ritirare la propria scheda elettorale, e decidere se votare in loco o per corrispondenza.
Alcuni ordini, infatti, mettono a disposizione un notaio che permetta anche prima della data del voto fisico lo svolgimento dello stesso (a Roma, ad esempio, si vota già dal 21 ottobre scorso). Altrimenti, l’elettore può decidere di ritirare la scheda e procedere al voto per corrispondenza, rivolgendosi a un proprio notaio di fiducia. In alternativa, al commercialista non resta che recarsi al seggio per le date indicate ed esprimere la propria preferenza.
Non tutti gli Ordini hanno attivato la procedura per il voto per corrispondenza; l’Odcec di Napoli, ad esempio, non permetterà questa modalità e ha chiesto chiarimenti al Ministero per capire come comportarsi alla luce dei nuovi dpcm. Anche l‘Ordine di Torino non ha attivato il voto per corrispondenza: «le modalità del voto per corrispondenza sono comunque farraginose», spiega ad ItaliaOggi il presidente dell’Odcec Torino Luca Asvisio. «Nonostante questo, abbiamo già un centinaio di voti espressi e raccolti dal nostro segretario, che già da alcuni giorni si è reso disponibile in tal senso. Per le elezioni, abbiamo stilato un protocollo interno finalizzato al rispetto delle condizioni minime di sicurezza. Una proroga sarebbe auspicabile, anche se ormai siamo quasi fuori tempo. I voti già espressi dovranno rimanere validi; più che di proroga, parlerei di sospensione, per il tempo necessario a permettere da un punto di vista legislativo il voto a distanza».
A Bari è invece concessa la possibilità di votare per corrispondenza: «abbiamo preso questa scelta per venire incontro alle esigenze dei colleghi e per garantire a tutti la possibilità di votare», le parole del presidente dell’Odcec di Bari Elbano De Nuccio. «Sono già 500 i commercialisti che hanno espresso il loro voto. Si avverte, però, il pericolo del voto in presenza per il 5 e il 6. La scelta più saggia sarebbe quella di sospendere le operazioni di voto, intervenire in parlamento per concedere la possibilità di svolgere le votazioni a distanza e congelare i voti già espressi che manterrebbero, ovviamente, la loro validità».
Anche Milano e Roma prevedono il voto per corrispondenza; «a Roma si vota per appuntamento, senza fare assembramenti, ogni cinque minuti con quattro o cinque seggi allestiti», spiega Maria Pia Nucera, presidente dell’Associazione dei dottori commercialisti (Adc). «Prenoti dal sito e voti senza grandi problematiche. Credo che con un’opportuna organizzazione, si possa votare senza grandi problemi».
Altre realtà, come fatto a Torino, hanno stilato protocolli per permettere comunque lo svolgimento delle elezioni in presenza. Una di queste, l‘Odcec di Catanzaro, ha inviato le proprie linee guida anche al Ministero della giustizia: «noi non abbiamo adottato il voto per corrispondenza», racconta Rosa Petitto, presidente dell’ordine calabrese. «Aspettiamo il 5 e il 6 con assoluta tranquillità».
Esami consulenti del lavoro. Intanto, ieri, il Ministero del lavoro ha comunicato che l’inizio delle prove per l’esame di stato per l’abilitazione alla professione di consulente del lavoro sarà differito «per consentire la definizione di modalità di svolgimento a distanza delle prove». Gli esami sarebbero dovuti partire ieri, ma alla luce del nuovo dpcm il ministro ha deciso per la proroga.