Un bonus alla riqualificazione dei lavoratori
Via libera alle richieste dei contributi del fondo nuovo competenze (FNC). Sul sito dell’Anpal è stato pubblicato l’avviso che disciplina la procedura per ottenere il finanziamento del costo del personale per le ore di frequenza dei percorsi formativi di sviluppo delle competenze
da del 07/11/2020
di Daniele Cirioli
Via libera alle richieste dei contributi del fondo nuovo competenze (Fnc).
Aiuto all’occupazione. La misura è stata introdotta dal Decreto Rilancio (n. 34/2020) e aggiornata dal Decreto Agosto (n. 104/2020), con l‘istituzione di specifico fondo (appunto il FNC). È una risposta agli effetti negativi dell‘epidemia Covid consentendo alle imprese di ridurre l’orario di lavoro e, per le ore di riduzione, far partecipare i lavoratori a percorsi di formazione.
Contributi economici. L’intervento del Fnc consiste nel riconoscimento di un contributo finanziario ai datori di lavoro privati che stipulano, per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa ovvero per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori, accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, aziendali o territoriali (associazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale ovvero rappresentanze sindacali: Rsa o Rsu), conformi a prefissati requisiti sintetizzati in tabella. Il Fnc rimborsa il costo, comprensivo dei contributi previdenziali e assistenziali, delle ore di lavoro ridotte e destinate alla frequenza di percorsi di sviluppo delle competenze da parte dei lavoratori.
Soggetti destinatari. Destinatari del contributo, come accennato, sono tutti i datori di lavoro privati che stipulino, entro il 31 dicembre, accordi di rimodulazione dell’orario di lavoro. Interessati agli interventi formativi sono i relativi lavoratori dipendenti, anche in somministrazione, per i quali l’orario di lavoro risulti ridotto a fronte della partecipazione a percorsi di sviluppo delle competenze, previsti dall’accordo.
Soggetto erogatore. Il soggetto erogatore, quello cioè a cui è affidato il compito di formare i lavoratori nei percorsi di sviluppo delle competenze, va individuato nel progetto formativo presentato con l’accordo. Possono essere individuati come soggetti erogatori tutti gli enti accreditati a livello nazionale e regionale, ovvero altri soggetti, anche privati, che per statuto o istituzionalmente, sulla base di norme, legislative o regolamentari, anche regionali, svolgono attività di formazione, comprese Università, Statali e non legalmente riconosciute; Istituti di istruzione secondaria di secondo grado; Centri per l’istruzione per adulti (Cpia); Istituti tecnici superiori (Its); Centri di ricerca accreditati dal Ministero dell’istruzione. Può svolgere il ruolo di soggetto erogatore anche la stessa impresa che fa domanda di contributo, se l’accordo lo preveda.
Via alle domande. La pubblicazione dell’avviso sul sito Anpal ha dato il via libera alla presentazione delle istanze di contributo, che possono riguardare la singola azienda o cumulativamente più imprese (nel qual caso l’istanza è gestita da un’impresa capogruppo). Sul sito Anpal è disponibile anche la modulistica. Tra l’altro, il datore di lavoro assicura di non ricevere altri finanziamenti pubblici per le stesse ore di formazione.