Botta e risposta sulla questione delle tariffe dell’acqua. Il M5s nega gli aumenti: “Solo nel 2021 di 1,5 euro al mese per chi non accederà al bonus idrico”“
da di Redazione
07 novembre 2020 11:25“
È il Partito Democratico a sollevare il tema. La Sindaca Virginia Raggi, durante una riunione dei sindaci del Consorzio Acea Ato 2, avrebbe proposto l’aumento della tariffa dell’acqua, in qualità di azionista di maggioranza di Acea. Un aumento necessario per affrontare le spese relative all’ammodernamento della rete idrica.
Si tratterebbe di un “aumento del 19% in tre anni sul prezzo di fornitura. Una richiesta che si aggiunge a quella degli ultimi tre anni pari al 6% di aumento annuo” rivela in una una nota il capogruppo del PD capitolino Giulio Pelonzi. “Le giustificazioni addotte da Virginia Raggi sono le spese relative all’ammodernamento delle reti. “A fronte di utili di Acea pari a centinaia di milioni di euro netti l’anno, la Sindaca di Roma ha pensato bene di far pagare ai romani e ai cittadini della provincia gli investimenti della società capitolina sull’ammodernamento delle reti idriche, lasciando intatti i dividendi per i privati. La paladina dell’acqua pubblica anzichè reinvestire parte degli utili, mette le mani nelle tasche dei cittadini e lo fa nel momento più critico della crisi economica e sanitaria da Coronavirus”.
La replica: “Aumenti solo nel 2021”
A replicare e spiegare l’accaduto il capogruppo M5s Giuliano Pacetti, secondo il quale non sarebbero previsti aumenti. “Nel periodo 2020/2023 sono previsti 1,4 miliardi di euro di investimenti nel settore idrico nella Città metropolitana di Roma da parte di Acea. In bolletta per il 2020 non è previsto alcun aumento, mentre dal 2021, per chi non accederà al bonus idrico, l’aumento sarà di 1,5 euro al mese” ha detto in un post su Fb.
“Nel piano degli interventi sono state inserite le richieste provenienti da tutti i Comuni della provincia. Opere necessarie per la tutela del bene più prezioso che abbiamo: l’acqua. Gli interventi previsti – aggiunge – sono fondamentali per l’ammodernamento delle reti e degli impianti del servizio idrico in risposta alle esigenze delle comunità dei territori serviti: incremento della copertura idrica e fognaria, rifacimento dei depuratori, riduzione delle perdite idriche, prevenzione dei fenomeni siccitosi, tutela dell’ambiente. Un piano che in un momento di crisi economica, come quello che stiamo vivendo, è un toccasana poichè produrrà oltre che benefici alle infrastrutture idriche, anche occupazione. Da quando siamo al governo della Capitale c’è stata una riduzione di oltre il 15 per cento delle perdite e grazie a questo nuovo piano vi saranno ulteriori miglioramenti a tutela della risorsa. Nel piano raddoppieremo da 2 a 4 milioni di euro la cifra a disposizione del bonus idrico ovvero i contributi alle famiglie meno abbienti che, facendone richiesta non pagheranno i loro consumi idrici. Chi è chiamato a rappresentare i cittadini – prosegue Pacetti – dovrebbe dare informazioni corrette e non strumentali ma soprattutto dovrebbe studiare e informarsi prima di scrivere sciocchezze e falsità sparando percentuali senza dire in che modo incideranno sulle tasche dei cittadini diffondendo un allarmismo ingiustificato”.
Pronta la controreplica del capogruppo Pelonzi: “Il capogruppo del M5S si arrampica sugli specchi e improvvisa sugli aumenti della fornitura idrica in Ato 2, proposta dalla Sindaca Raggi, un azzardato gioco delle 3 carte impapocchiando numeri. Ci domandiamo anche alla luce della documentazione in nostro possesso ‘se c’è o ce fa’. La proposta Raggi prevede un aumento del 2,04 % nel 2020, del 5,6% nel 2021, del 5,7% nel 2022 e del 5,5% nel 2023. Il totale dell’aumento è del19 % circa. La proposta di queste maggiorazioni sulla bolletta idrica a carico dei cittadini segue gli aumenti degli ultimi 3 anni pari già ad un consistente ad un 17%. Mai l’acqua pubblica è aumentata così tanto negli ultimi anni”.