Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale a Report: «Sapevamo che i contagi salivano. Ho ricevuto tante telefonate… Billionaire e Phi Beach avevano contratti stratosferici con dj importanti». La Procura apre un’inchiesta per «epidemia colposa»
da di Silvia Morosi
«Non si trattava di tenere aperte le discoteche fino al 31 agosto, perché così avremmo “ammazzato” la Sardegna, considerato che il contagio iniziava a crescere. Solo uno o due giorni. Abbiamo rischiato un po’. Non volevamo rischiare sulle vite umane, ma abbiamo visto che il contagio non era ancora così importante». Così Angelo Cocciu, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, ha spiegato — nell’intervista andata in onda su Report lunedì sera su Rai Tre — come è stata gestita la Pandemia quest’estate in Sardegna, quando sono state riaperte le discoteche. «Mi sono arrivate tante telefonate durante un Consiglio regionale — ricorda — circa 20-25… Hanno cominciato a chiamarci gli imprenditori, a me e agli altri capigruppo. Mi dicevano Angelo aiutaci, siamo nella m….». Così, continua, «quasi tutti abbiamo chiesto “Presidente, dai qualche giorno in più, perché è possibile che ci siano delle problematiche”» legate alla chiusura dei locali.
«Previste serate con dj importanti»
«Billionaire e Phi Beach avevano per esempio contratti stratosferici con dj importanti. In particolare il Phi Beach aveva Sven Vath l’11 o il 12, una cosa del genere… Così abbiamo chiesto qualche giorno di apertura in più». Insomma, se le serate non si fossero svolte — ammette Cocciu — «i proprietari avrebbero pagato penali importantissime». Non si trattava però — ribadisce — «di arrivare fino al 31» agosto.
La Procura apre un’inchiesta: «Epidemia colposa»
Un’inchiesta per «epidemia colposa» è stata aperta dalla Procura di Cagliari a seguito del servizio di Report sull’apertura delle discoteche estive in Sardegna che avrebbe favorito la diffusione del Covid prima nell’Isola e poi in varie regioni italiane. I magistrati vogliono capire se la Regione abbia consentito l’apertura dei locali della Costa Smeralda nonostante fosse a conoscenza dei rischi. Nel servizio vari consiglieri regionali di maggioranza e opposizionefanno riferimento al parere del Comitato tecnico scientifico allegato alla decisione del Governatore Solinas di tenere aperte le discoteche, dichiarando — però — di non averlo mai visto.
I provvedimenti normativi
Per ricostruire la vicenda, a livello normativo, è necessario tornare al 7 agosto, data alla quale risale il Dpcm che chiudeva le discoteche, ma lasciava libere le Regioni di agire diversamente. La sera dell’11 agosto il Governatore sardo Christian Solinas adotta un’Ordinanza che le tiene aperte, valida sino al 31, per poi revocarla con un Provvedimento del 16 in cui si sospendono tutte le attività del ballo.
Deiana (Anci Sardegna): «In un mondo normale nuove elezioni»
Duro il commento del presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, dopo il servizio di Report che documenta le pressioni politiche che ad agosto, nonostante la ripresa dei contagi da Covid, sfociarono in un ordine del giorno trasversale, per l’apertura delle discoteche sotto Ferragosto. «In un mondo normale domani, in Sardegna, si terrebbero le nuove elezioni regionali. Ma non viviamo in un mondo normale». La trasmissione televisiva — osserva — ha, però, «traslato la problematica. Ha fatto credere che siano i sardi ad aver contagiato il resto d’Italia. Mentre il virus è arrivato sulle ali dei turisti arrivati senza assicurare nessuna precauzione sanitaria per i sardi… Nessuno — il Governo in primis — ha proibito l’invasione di torme di turisti, senza controlli sanitari in ingresso che hanno fatto ammalare primi far tutti i lavoratori sardi del turismo. Venivano, questi, dopo aver fatto il giro d’Europa: da Ibiza a Malta».
REPORT E SARDEGNA
Sul conato arrivato sentendo ciò che in realtà sapevano anche le pietre potrei anche tacere.
In un mondo normale domani, in Sardegna, si terrebbero le nuove elezioni regionali.
10 novembre 2020 (modifica il 10 novembre 2020 | 16:02)