L’EVENTO Da giovedì 19 la tre giorni con economisti, ricercatori, imprenditori sociali, attivisti per trovare modelli alternativi. Arrivano da 120 Paesi del mondo e hanno tutte e tutti meno di 35 anni
da del 14 novembre 2020 (modifica il 17 novembre 2020 | 10:41)
di Elisabetta Sogli
Sono oltre duemila fra economisti, ricercatori, imprenditori sociali, attivisti. Arrivano da 120 Paesi del mondo e hanno tutte e tutti meno di 35 anni. Giovedì 19 saranno collegati con Assisi per la tre giorni «Economie di Francesco», voluta dal Papa: l’evento avrebbe dovuto svolgersi in presenza a marzo, il rinvio ha consentito di approfondire i lavori dei 12 gruppi tematici (i «Villaggi») che da oltre un anno stanno elaborando proposte su vari temi (tra cui lavoro e cura; management e dono; finanza e umanità; agricoltura e giustizia; energia e povertà; policies per la felicità; CO2 della disuguaglianza; business e pace; economia è donna) e approfondiscono modelli già strutturati di economie alternative.
Il professor Luigino Bruni, economista della Lumsa e coordinatore scientifico, riassume le motivazioni: «L’enciclica Laudato Sì ha segnato l’inizio di questo percorso. Poi c’è stata Greta e poi è esplosa nel mondo la coscienza dell’insostenibilità del capitalismo dal punto di vista ambientale. Il mercato funziona per i beni privati, ma non per quelli pubblici: gestisce scarpe e computer, ma se deve occuparsi di buco nell’ozono e oceani non è adeguato. Quindi anche il mercato deve cambiare in ottica civile».
Come? Questa è la domanda rivolta ai protagonisti dell’evento. Che non si fermano alla idea del «green» o di una vaga «sostenibilità»: «Tante imprese sono diventate green in questi anni, ma non si occupano dei poveri, degli ultimi. E quindi serve anche in questo caso un approccio diverso perché il Papa ci ricorda che il grido della terra e il grido dei poveri sono lo stesso grido».
La povertà, e quindi Assisi. «San Francesco ci porta diritti nella dimensione della povertà, che non è assistenzialismo ma inclusione, e della spiritualità». Che non si tratti di utopia lo dimostrano le storie dei tanti giovani segnate da «una naturale armonia – prosegue Bruni – fra ciò che pensano e come vivono: sono attenti ad evitare gli sprechi, usano mezzi di trasporto non inquinanti, hanno ben chiaro il fatto che il modello capitalistico sta uccidendo oceani e foreste e scelgono di conseguenza».
Economie di Francesco sarà in diretta streaming e avrà anche ospiti di rilievo internazionale, tra cui il premio Nobel Muhammad Yunus, Kate Raworth, Jeffrey Sachs, Vandana Shiva, Stefano Zamagni.
Il Papa chiuderà l’evento domenica 21. E poi il lavoro continua per la prossima edizione fra un anno, sempre ad Assisi.