Le barriere sono state sollevate nella serata di venerdì per fronteggiare l’innalzamento dell’acqua. Cinzia Zincone, Provveditore alle opere pubbliche del Triveneto: «È riuscito il primo sollevamento notturno di tutte le paratoie del Mose»
da di Redazione Online
«È riuscito il primo sollevamento notturno di tutte le paratoie del Mose». A parlare all’Ansa sabato mattina è Cinzia Zincone, Provveditore alle opere pubbliche del Triveneto, che ha seguito per tutta la notte le operazioni di sollevamento delle barriere mobili, grazie alle quali si sta bloccando l’acqua alta che sarebbe entrata in città. «Le abbasseremo dopo pranzo per poi tenerci la possibilità di risollevarle intorno alle 21 se le condizioni meteo lo renderanno necessario», ha chiarito.
Fronteggiata una marea di 129 centimetri
Piazza San Marco asciutta
Le barriere del Mose che si sono sollevate venerdì notte hanno permesso di fronteggiare una marea di 129 centimetri (calcolata all’altezza della diga del Lido) e di abbassare sino a 54 centimetri il livello dell’acqua in città, lasciandola all’asciutto. Ora saranno le condizioni meteo-marine a determinare cosa avverrà nelle prossime ore. Se cioè il Mose verrà completamente riabbassato dopo pranzo e rialzato in caso di necessità (visto il nuovo picco previsto domani) o se tornerà agibile (con conseguente abbassamento parziale delle barriere) la bocca di porto di Malamocco per consentire il passaggio di alcune navi. Se si sceglierà questa seconda ipotesi il Mose verrà fatto «lavorare» continuativamente per 40 ore, un test fondamentale per i tecnici per comprendere la sua funzionalità.
5 dicembre 2020 (modifica il 5 dicembre 2020 | 10:44)