Seduta debole per il listino milanese, con il Ftse Mib che ha segnato -0,24% a 22053 punti, in linea con le principali piazze europee.
da del 08/12/2020 18:10
A pesare sul sentiment del mercato da un lato la preoccupazione che i livelli elevati di infezione da Covid-19 possano continuare a pesare sulla crescita economica durante i mesi invernali, dall’altro le trattative commerciali Ue-Uk, che sembrano prossime a un punto morto, aumentando le probabilità di una Brexit senza intesa commerciale. Il premier britannico, Boris Johnson, ha affermato, infatti, che la conclusione di un accordo commerciale sulla Brexit “sembra molto, molto difficile al momento” mentre si prepara per una visita decisiva a Bruxelles.
Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta intorno alla parità (Dow Jones +0,12%) in un contesto di stallo politico. Negli Usa, infatti, non è stato trovato ancora un accordo sul nuovo pacchetto di stimoli fiscali.
Sul fronte dei vaccini da segnalare che, come da attese, oggi nel Regno Unito è iniziata la somministrazione delle prime dosi del vaccino contro il coronavirus di Pfizer-BioNTech. Inoltre, la Food and Drug Administration ha fatto sapere che il vaccino contro il coronavirus sviluppato da Pfizer e BioNTech soddisfa i criteri di successo. Questo significa, secondo quanto riferito dall’agenzia statunitense, che l’autorizzazione del vaccino potrebbe arrivare nel weekend.
Sul fronte dei dati macro, l’indice Zew relativo alle attese economiche in Germania si è attestato a 55 punti a dicembre rispetto ai 39 di novembre, polverizzando le attese del consenso degli economisti che si aspettavano invece una contrazione della lettura a 35 punti.
Il Pil dell’Eurozona, invece, nella lettura definitiva del terzo trimestre, è cresciuto del 12,5% a livello trimestrale mentre si è contratto del 4,3% su base annuale. La lettura trimestrale e’ leggermente al di sotto del preliminare e del consenso al +12,6% t/t. Il dato annuale invece e’ stato rivisto leggermente al rialzo dal -4,4%. Quanto agli Stati Uniti, la produttività nei settori non agricoli, nella lettura finale del terzo trimestre, è stata rivista al +4,6% t/t annualizzato, rispetto al +4,9% della rilevazione preliminare e del consenso.
A piazza Affari, in rialzo Moncler (+2,05% a 44,9 euro), in scia ai giudizi positivi degli analisti dopo l’acquisizione di Stone Island.
Tra le utility, bene Snam (+0,57%), dopo il memorandum d’intesa siglato con Linde, azienda leader a livello globale nel settore ingegneristico e nei gas industriali, per sviluppare progetti legati all’idrogeno e alle relative infrastrutture in Europa.
Debole il settore bancario: Unicredit -1,42%, Mediobanca -0,76%, Banco Bpm -0,35%, Intesa Sanpaolo -0,11%. In controtendenza Bper (+0,68%).
In calo gli industriali, tra cui Leonardo Spa (-2,34%), Stm (-1,19%), Fca (-0,42%), Cnh I. (-0,07%). In flessione anche B. Generali (-0,66% a 27,22 euro), su cui Banca Akros ha ridotto il rating a neutral da accumulate, con un target price di 28,5 euro.
Tra le mid cap, sotto i riflettori Guala C. (+18%), dopo che Special Packaging Investments Sarl ha sottoscritto accordi vincolanti per l’acquisto di una partecipazione, che sommata alle azioni gia’ detenute, rappresenta il 48,9% del capitale sociale fully diluted di Guala C. Inoltre SPSI lancerà un’offerta pubblica totalitaria di acquisto obbligatoria sul capitale ordinario di Guala a un prezzo di 8,20 euro per azione ordinaria.
Sull’Aim, bene Nvp (+2,22%), il cui Cda ha deliberato di sottoporre all’approvazione dell’assemblea straordinaria degli azionisti l’attribuzione di una delega ad aumentare il capitale sociale mediante emissione di massime 1.500.000 azioni ordinarie.