Lo ha annunciato il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri dopo il primo via libera (domani arriverà l’ok formale sul documento condiviso) della Conferenza Stato-Regioni. Boccia. “La campagna vaccinale sarà una sfida che vinceremo tutti insieme”. Speranza: “E’ una buona notizia che il processo di approvazione da parte dell’Ema potrà completarsi prima di Natale”.
da del 16/12/2020 14:16
di redazione Roma
La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al piano vaccini presentato dal Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri, ma soltanto domani arriverà il sì formale sul documento condiviso messo a punto oggi. “Nei primi giorni di gennaio partirà la vaccinazione di massa”, , ha annunciato Arcuri, che oggi invierà alle Regioni una sorta di libretto delle istruzioni per il vaccino ed entro la settimana tutte le indicazioni per la procedura di somministrazione. Verrà consegnato il 90% delle dosi richieste dalle Regioni, perché si stima che non tutto il personale sanitario si vaccinerà.
I primi italiani saranno vaccinati contro il Covid già subito dopo Natale e prima dell’inizio del 2021 se l’Ema nella riunione in programma il 21 dicembre darà il via libera al farmaco della Pfizer. Nelle prossime ore verrà definito il numero di persone alle quali somministrare il vaccino nel giorno simbolico, lo stesso in tutta Europa, sulla base delle quantità che Pfizer sarà in grado di consegnare.
“La campagna vaccinale sarà una sfida che vinceremo tutti insieme”, ha spiegato il Ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia. “Oggi diamo il via libera al piano di distribuzione e domani portiamo il documento condiviso in Conferenza Stato-Regioni in modo da renderlo subito operativo anche dal punto di vista formale. Le Regioni hanno fatto insieme al Commissario Arcuri un lavoro puntuale e molto rigoroso”.
L’Italia ha messo a punto il piano vaccini dopo la netta accelerazione dell’atteso via libera europeo al vaccino anti-Covid delle aziende Pfizer-BioNTech. L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) si riunirà infatti il 21 dicembre, e non più il 29 come era stato annunciato, per decidere in merito all’approvazione del vaccino. Un anticipo dei tempi richiesto anche dal Ministro della Salute Roberto Speranza e condiviso dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, la quale ha annunciato che è “probabile che i primi europei siano vaccinati prima della fine del 2020”.
“Quella del vaccino Covid è la sfida più importante dei prossimi mesi. L’Italia ha sempre lavorato perché il percorso di approvazione di Ema fosse al tempo stesso rigoroso, trasparente e veloce“, scrive su Fb il Ministro Roberto Speranza. “E’ una buona notizia che tale processo possa completarsi già prima di Natale. Significherà che avremo finalmente a disposizione un vaccino efficace e sicuro. Ho proposto, insieme ai Ministri di altri 7 Paesi Europei, tra cui Francia e Germania, che le vaccinazioni partano lo stesso giorno già nel mese di dicembre. Ci vuole ancora cautela e prudenza nei prossimi mesi, finché non avremo raggiunto una copertura vaccinale sufficiente, ma la strada è giusta e finalmente si vede la luce in fondo al tunnel”, conclude Speranza.
Per il Presidente della Camera, Roberto Fico non ci sono “obblighi di alcun tipo, ma raccomandazioni, con un rapporto con il medico di base, con il pediatra. Più funziona il rapporto con i territori e la medicina di base più tutti i cittadini sono sicuri nel fare ciò che devono fare”. Per Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della Salute, l’autorizzazione al vaccino “si può fare in 24 ore”. E in un’intervista alla Stampa spiega che “dopo l’ok dell’Ema, le Agenzie Nazionali approveranno rapidamente: da quel momento in poi i vaccini potranno essere somministrati sul territorio nazionale. Io credo che dal via libera dell‘Ema entro 24-72 ore si potrà iniziare a vaccinare”. Si tratterà, spiega, “dell’inizio della vaccinazione, ma non di massa” perché “non è che dal giorno zero si potranno fare milioni di dosi: se ne potranno somministrare migliaia anche perché le dosi all’inizio saranno relativamente poche”. Per raggiungere l’immunità di gregge, dunque, “ci vorranno molti mesi: se ci organizziamo bene direi entro la fine del prossimo anno”.
Buone notizie arrivano anche per il vaccino dell’azienda statunitense Moderna, che ottiene un primo disco verde dall‘Autorità statunitense per i Farmaci Fda. Lo staff Fda ha infatti definito il siero “efficace e sicuro” in un rapporto reso pubblico in vista della decisione ufficiale del 17 dicembre sull’uso d’emergenza del vaccino.
È efficace al 94,1%, rileva la Fda confermando i risultati precedentemente diffusi dalla società. Il virologo Roberto Burioni commenta lo studio: “Il vaccino di Moderna sembra bloccare la trasmissione virale. I dati preliminari sono molto incoraggianti, se saranno confermati il virus è finito”.