l portavoce dei parenti delle vittime della strage in una conferenza stampa si è rivolto alla classe politica: “Il nostro Paese, quando succede un disastro colposo o ambientale, ha bisogno di sapere la verità”. La nota delle famiglie: “La sentenza della Cassazione in forte dissonanza con la realtà. L’Italia è genuflessa ai poteri forti”
Foto Mauro Scrobogna /LaPresse
Nel Comunicato Stampa letto da Andrea Maccioni, fratello di Stefania, moglie di Piagentini, morta a 39 anni come due dei loro figli, Luca e Lorenzo, 4 e 2 anni, i familiari fanno sapere che “la Cassazione avrebbe avuto l’opportunità di salvare la vita a migliaia di persone e lavoratori, invece questo dispositivo è in forte dissonanza con quella che è la realtà del Paese.
“Dalla rilettura del dispositivo, amaramente si sono salvate le società per azioni, in modo che il sistema attuale continui. Per fare ciò, è bastato cancellare l’aggravante dell’incidente sul lavoro, facendo cadere l’impianto accusatorio sulle società. Abbiamo capito molto bene che gli amministratori delegati passano, ma le società rimangono”. In quello che i familiari definiscono un “Paese genuflesso ai poteri forti“, “è prioritario che le norme 81/08 (sulla sicurezza sul lavoro, ndr) siano estese al più presto anche alle ferrovie”.
L’uomo simbolo della strage si rivolge anche alla Ministra dei Trasporti Paola De Micheli. “Il sistema, come hanno detto già due sentenze, è fallace. E siamo qua a rinnovare la richiesta al Ministro dei Trasporti perché cominci a prendere in considerazione le motivazioni di quelle due sentenze che dicono che oggi il sistema ferroviario è totalmente fallace. Ci dispiace vedere il teatrino, ancora oggi, di una politica che litiga sui soldi e sul profitto. Questa è la cosa che ci schifa e che ci indigna”. L’Associazione dei Familiari però non si dà per vinta. “Adesso è il momento di vedere chi nella difficoltà riesce a dare il meglio di se stesso. Non per sé ma per gli altri Questo farà la differenza nei prossimi giorni, mesi, anni. E noi saremo sempre lì – conclude Piagentini – a combattere perché la verità emerga, nel campo della giustizia. Perché noi cercavamo giustizia ma abbiamo incontrato la legge”.