L’APA ha l’ambizione d’accompagnare e promuovere l’azionariato presso le imprese, indipendentemente dalle loro attività produttive e dalle loro dimensioni (siano esse quotate o meno).
L’esistenza stessa dell’associazionismo economico-finanziario è finalizzata alla promozione della partecipazione attiva dei piccoli risparmiatori (azionisti liberi, dipendenti ed ex-dipendenti) alla vita sociale dell’azienda nella quale hanno investito, per la quale lavorano o per la quale hanno lavorato per anni.
Solo il raggruppamento associativo permette agli azionisti di essere informati per giudicare con cognizione di causa gli avvenimenti strategici e le scelte che il management societario compie. E’ attraverso l’Associazione che tutto ciò si può esaltare con una delega espressa, dopo un’informativa completa e documentata, secondo Regolamento Consob (anche se surrettiziamente quasi annullata, negli ultimi anni, dai “controllori ufficiali ed ufficiosi” anche istituzionali e politici).
L’Associazione, comunque, per legge è tenuta ad assolvere all’esercizio dei diritti dell’azionista e alla partecipazione attiva alle assemblee generali per porre domande e votare sui temi posti all’approvazione dai vertici di governo societari (bilanci, scelte strategiche, dividenti, etc.). L’Associazione, tra l’altro, ha la potestà, di sottoporre risoluzioni e proposte di voto prima delle votazioni in Assemblea Azionisti.
L’efficacia dell’azione dell’A.P.A. (formata in base al Testo Unico della Finanza n.58/98 ed alle Regolamentazioni Consob) si è dimostrata preziosa in varie occasioni, anche se in molti casi con “efficacia limitata” per la concorrenza di più fattori: a) dalle variazioni regolamentari; b) dagli azionisti rilevanti; c) dall’assenza di sensibilità nei risparmiatori; d) dagli ostacoli burocratici (banche, finanziarie, etc) nel rilascio delle “certificazioni di possesso titoli” sottostanti alla delega di voto, etc.
I fatti dimostrano che occorre potenziare la forza ed il ruolo delle Associazioni di Azionisti, attraverso un azione divulgativa e trasparente volta a sviluppare una cultura dei diritti che porti i possessori di Azioni (pezzi di capitale), nelle Società quotate, a raggrupparsi per esprimere una quota significativa di voti, che può portare anche alla nomina di un rappresentante degli azionisti di minoranza nelle governance societarie.
Le recenti OPS (offerte pubbliche di scambio) e le OPA (offerte pubbliche d’acquisto) hanno dimostrato che la reattività dei piccoli risparmiatori e degli azionisti dipendenti organizzati in Associazioni (accreditate in CONSOB) che abbiano piena consapevolezza del proprio ruolo, possono trasformarsi in potente soggetto titolato ad agire in difesa dei loro investimenti. In alcuni casi anche in difesa dei posti di lavoro.
Pertanto anche gli azionisti -attraverso APA-ACEA- da passivi possono diventare attivi e determinanti perché titolati tramite i loro investimenti ad agire per la salute della Società per cui lavorano e per lo sviluppo positivo del loro investimento e dei servizi offerti agli utent/clienti.