Seduta all’insegna dell’ottimismo per il listino milanese, con il Ftse Mib che ha brillato tra le principali piazze europee segnando un +2,09% a 22.527 punti.
da del 03/02/2021 18:40
Gli occhi del mercato infatti sono puntati sulla politica italiana, dopo che Mario Draghi ha accettato con riserva l’incarico di formare un nuovo Governo, dopo un colloquio di oltre un’ora con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. “Con grande rispetto mi rivolgero’ innanzitutto al Parlamento, espressione della volonta’ popolare. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti e i gruppi parlamentari e dal dialogo con le forze sociali emerga unita’ e con essa la capacita’ di dare una risposta responsabile e positiva all’appello del presidente della Repubblica. Sciogliero’ la riserva al termine delle consultazioni”, ha affermato l’ex Presidente della Banca Centrale Europea.
Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta contrastata: il Dow Jones segna -0,10%, mentre il Nasdaq Composite sale dello 0,29% con gli investitori incoraggiati dagli utili societari e dalla prospettiva di ulteriori stimoli fiscali. Buone notizie poi sul fronte dei dati macro: in base alle stime dell’Automatic Data Processor, negli Usa e’ stato registrato a gennaio un aumento dei posti di lavoro nel settore privato pari a 174.000 unita’, dato che ha battuto nettamente il consenso degli economisti fermo a 49.000 unita’. Il Pmi servizi Usa, nella lettura finale di gennaio, invece si e’ attestato a 58,3 punti, al di sopra dei 54,8 di dicembre e dei 57,5 del preliminare. Il dato, puntualizzano gli economisti di Ihs Markit, ha registrato il secondo tasso di crescita piu’ consistente da sei anni circa.
Quanto all’Eurozona, l’indice Pmi composito, nella lettura finale di gennaio, si e’ attestato a 47,8 punti dai 49,1 di dicembre. Il dato e’ al di sopra del preliminare e del consenso a quota 47,5 punti. L’indice finale relativo al settore dei servizi e’ invece sceso a 45,4 punti rispetto ai 46,4 del mese precedente, al di sopra pero’ dei 45 del preliminare e del consenso. A livello italiano, nel dettaglio, la lettura del Pmi servizi si e’ attestata a 44,7 punti dai 39,7 di dicembre, stracciando il consenso degli economisti a 39,3 punti. Infine, l’indice dei prezzi al consumo nell’area euro a gennaio, secondo la lettura preliminare, e’ salito dello 0,9% su base annua, nettamente piu’ del +0,3% a/a stimato dal consenso. Il dato e’ anche in forte accelerazione rispetto al -0,3% a/a di dicembre.
A piazza Affari, sotto i riflettori il settore bancario, che ha beneficiato della netta contrazione dello spread Btp/Bund a quota 105 punti base dovuta all’effetto Draghi sui mercati: Bper +5,57%, Unicredit +4,18%, Intesa Sanpaolo +4,29%, Banco Bpm +3,75%, Mediobanca +3,97%, B.Mps +2,07%, B.P.Sondrio +1,70%. In forte rialzo Poste I. (+7,13%), Atlantia (+6,08%) e Unipol (+5,11%). In netto progresso anche le utility, tra cui A2A (+5,24%), Enel (+4,29%), Hera (+3,09%), Italgas (+2,67%) e Snam (+2,15%).
Tra gli industriali, in luce Cnh I. (+2,62%), dopo i conti oltre le attese. Il gruppo, in dettaglio, nel quarto trimestre ha registrato un utile netto in salita a 432 mln e ricavi consolidati pari a 8,5 mld usd (+10% a/a).
In calo, invece Ferrari (-3,65% a 164,9 euro) il giorno dopo il rilascio dei conti del quarto trimestre e della guidance 2021. Sul titolo ha pesato il giudizio di Citigroup, che ha ridotto la raccomandazione da neutral a sell, con prezzo obiettivo che scende da 198 a 160 euro.
Sull’Aim, in rally Poligrafici P. (+26,79%), il cui Cda ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci di distribuire un dividendo unitario pari a 0,049 euro/azione, in pagamento il 10 marzo.