martedì, Febbraio 9, 2021

L’INDAGINE- Roma, droga venduta con Telegram.In chat oltre 20 mila persone


ROMA / CRONACA

Oscurati dalla Guardia di Finanza cinque profili collegati all’indirizzo «Teledark», sui quali si ricevevano ordinazioni. C’era anche un canale italiano. Tutto ruotava attorno ai «candy shop», i «negozi di caramelle» gestiti dagli spacciatori Usa

 di Rinaldo Frignani

Droghe di qualsiasi genere e documenti d’identità contraffatti acquistati on line sul Dark Web. Oltre 20 mila persone si erano iscritte alla chat su Telegram scoperta dalla Guardia di Finanza, che ha oscurato cinque profili destinati proprio a questo commercio illegale, chiamato TeleDark e composto da una serie di indirizzi che servivano per ordinare e vendere sostanze stupefacenti, oltre a carte d’identità e patenti di guida europee. La conferma, come hanno sottolineato proprio gli investigatori, del fatto che nel corso della Pandemia le attività illecite di questo genere hanno avuto un’impennata anche del 30%.

L’operazione del Nucleo Speciale per la Tutela della Privacy e contro le frodi informatiche delle Fiamme gialle è scattata dopo un monitoraggio dei social e delle piattaforme di messaggistica, utilizzati sempre più spesso da bande di criminali per portare avanti i loro traffici. In questo caso i Finanzieri hanno chiuso su Ordine del Tribunale, che ha accolto le richieste da parte della Procura, i profili @teledark—net, attraverso il quale era possibile arrivare ad altre pagine come @Wwcandyshop (foto della droga e listino prezzi), @Teledark2020bot (per l’esecuzione dei comandi sull’applicazione), con i link @Teledark—adsbot (annunci di vendita), @worldwidecandyshop (elenco droghe in vendita) e @Teledark—italia (rivolto al mercato nazionale).

A preoccupare era il fatto che la platea interessata da questo mercato era molto vasta, e poteva anche comprendere clienti minorenni. E proprio il termine «Candy shop», il negozio di caramelle, viene utilizzato da sempre dalla malavita, soprattutto quella negli Usa ma anche in Europa, per indicare strutture in grado di commercializzare sostanze stupefacenti.

 

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