Altra seduta di consolidamento per il listino milanese, con il Ftse Mib che ha segnato -0,69% a 23.440 punti, in linea con la debolezza diffusa in tutta Europa.
da del 16/02/2021 18:35
Occhi puntati sui nuovi dati che hanno confermato una contrazione nella zona euro nel 2020. Il prodotto interno lordo dell‘Eurozona, infatti, secondo la seconda stima preliminare, e’ sceso dello 0,6% a livello trimestrale nel periodo ottobre-dicembre. Su base annua il dato e’ stato invece in calo del 5,0%.
Focus poi sull‘indice Zew relativo alle attese economiche in Germania, che si e’ attestato a 71,2 punti a febbraio rispetto ai 61,8 di gennaio, superando le attese del consenso degli economisti che si aspettavano invece una lettura a 60 punti.
Da segnalare le parole del Presidente dell‘Eurogruppo, Paschal Donohoe, che ha affermato che “le politiche economiche di sostegno devono rimanere in vigore tutto il tempo necessario e non devono essere ritirate troppo presto data la situazione di incertezza che ancora caratterizza l’economia europea”.
Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta sopra la parita’ (Dow Jones +0,20%), con gli investitori che restano concentrati sulle prospettive di ulteriori stimoli fiscali e sul sostegno delle Banche centrali che possano guidare un’ampia ripresa economica.
Sul fronte dei dati macro, l’indice Empire State Manufacturing elaborato dalla Fed di New York si e’ attestato a 12,1 punti a febbraio da quota 3,5 di gennaio. Il dato ha stracciato il consenso degli economisti che si aspettavano una lettura a 4,6 punti.
A piazza Affari, bene Saipem (+1,61%) e Campari (+0,73%). In progresso Nexi (+0,7%), che ha stretto una partnership con PayDo, fintech italiana specializzata nell’offerta di servizi innovativi a supporto degli Istituti di Credito.
In calo il settore bancario: Banco Bpm -1,28%, Bper -1,46%, Mediobanca -0,84%, Intesa Sanpaolo -0,24%, Unicredit -0,25%. Da segnalare lo spread Btp/Bund, che ha chiuso poco mosso a 91,898 punti base, mentre il Mef sta portando avanti il collocamento via sindacato bancario di due nuovi titoli di Stato a lunga scadenza, registrando una forte domanda da parte degli investitori.
In rosso le utility, tra cui A2A (-2,01%), Enel (-1,91%), Snam (-1,66%), Hera (-1,65%), Terna (-1,72%) e Italgas (-1,93%).
Tra le mid cap, in rally Saras (+13,73%), dopo che l’azienda ha firmato un protocollo d’intesa con Enel Green Power per costruire un impianto di idrogeno verde in Sardegna.
Da notare Alerion (+2,71% a 13,25 euro), su cui Banca Akros ha avviato la copertura con rating buy e prezzo obiettivo a 16,50 euro. In evidenza anche Alkemy (+5,26%), in scia ai giudizi positivi degli analisti dopo i risultati preliminari 2020.
Sull’Aim, denaro su Masi A. (+0,75%), che ha sottoscritto con l’Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del Veneto un accordo preventivo per la definizione dei metodi e dei criteri di calcolo del conto economico, in caso di utilizzo diretto dei beni immateriali.