Confermati Padoan e Orcel. Escono Bisoni, Micossi, De Giorgi, Balbinot e Al Mehairi. Allianz schiera Wagner. Rispettati i requisiti di indipendenza e le quote di genere.
da del 03/03/2021 19:24
Dopo oltre tre mesi di lavoro il vertice di Unicredit ha concluso il delicato lavoro sul nuovo board. Oggi il Consiglio di Amministrazione ha presentato la lista per il rinnovo previsto per il prossimo 15 aprile.
Della rosa fanno parte Pier Carlo Padoan (presidente), Andrea Orcel (ceo), l’attuale vice presidente Lamberto Andreotti, Elena Carletti, Jayne-Anne Gadhia, Jeffrey Hedberg, Beatriz Lara Bartolomé, Luca Molinari (in quota Aabar), Maria Pierdicchi, Renate Wagner (in quota Allianz) e Alexander Wolfgring. Per completare il Cda da 13 membri mancano però ancora all’appello i candidati di Assogestioni che potrebbero restare Francesca Tondi e Vincenzo Cariello.
Usciranno quindi dal board l’attuale presidente Cesare Bisoni, Diego De Giorgi (che seguirà l’ex ceo Jean Pierre Mustier nella spac appena lanciata in tandem con Bernard Arnault), il Presidente del Comitato Corporate Governance Stefano Micossi, il rappresentante di Allianz Sergio Balbinot e il rappresentante di Aabar Mohamed Hamad Al Mehairi.
La lista è stata predisposta in linea con le best practice internazionali, la normativa applicabile e le linee guida della Bce. In particolare, spiega la banca, la rosa assicura complementarità in termini di esperienza e competenze, garantisce una comprensione collettiva delle principali aree di business e i principali mercati in cui opera Unicredit e riflette le priorità strategiche che la banca affronterà nei prossimi anni. Inoltre “valorizza il profilo internazionale del consiglio, accompagnato ad una profonda comprensione dei mercati in cui la banca opera, riflette una particolare attenzione alla diversity in tutte le sue declinazioni a partire dal genere (il 45% dei consiglieri appartiene al genere meno rappresentato), dalle culture di provenienza e dall’età”, continua la banca.
La Lista Valorizza poi, continua la banca, significative esperienze in ruoli apicali in aziende rilevanti nel loro settore di appartenenza, oltre a una consolidata conoscenza di tutti gli aspetti della corporate governance. Ma riflette anche una rinnovata attenzione su competenze in ambito financial services e un particolare focus su tematiche legate alla sostenibilità e alla tecnologia come leva abilitante dei processi di trasformazione. E’ infine valorizzata l’importanza di esperienze rilevanti nella gestione del capitale umano e di politiche di diversity and inclusion.
Il board “ringrazia Cesare Bisoni, presidente del cda e Stefano Micossi, presidente del comitato corporate governance nomination and sustainability e i componenti dello stesso, per la professionalità con cui hanno gestito i processi di successione legati al presidente, all’amministratore delegato e al rinnovo dell’intera lista del consiglio”, si legge in una nota. Il Gruppo ha chiuso la seduta a Piazza Affari a 9,04 euro, oltre la chiusura del 30 novembre, pari a 8,64 euro, quando furono annunciate le dimissioni dell’ex ad Jean Pierre Mustier.