da del 04/03/2021 18:40
Seduta interlocutoria per l’azionario europeo, con il focus del mercato che e’ rimasto anche oggi sul nuovo aumento dei rendimenti obbligazionari, innescato dai timori di un’inflazione piu’ elevata che potrebbe poi spingere le Banche Centrali ad aumentare i tassi di interesse estremamente bassi. In particolare il Ftse Mib ha segnato +0,2% a 23.093 punti.
Quanto ai dati macro dell‘Eurozona, le vendite al dettaglio sono diminuite del 5,9% su base mensile e del 6,4% a livello annuale a gennaio.
La lettura ha deluso il consenso degli economisti che avevano previsto un calo meno consistente, dell’1,1% m/m. Il tasso di disoccupazione nell’Eurozona invece si e’ attestato all‘8,1% a gennaio, in linea alla lettura rivista di dicembre. In questo caso, il dato e’ migliore rispetto a quanto previsto dal consenso degli economisti all‘8,3%.
Sul fronte dei vaccini, da segnalare che la Commissione per i medicinali per uso umano (Chmp) dell‘Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha avviato il processo di rolling review del vaccino Sputnik V, sviluppato in Russia dal Centro nazionale di epidemiologia e microbiologia Gamaleya.
Secondo le indiscrezioni di stampa inoltre l’Italia avrebbe bloccato l’export di un lotto di vaccini di AstraZeneca verso l’Australia.
Nel frattempo Wall Street prosegue la seduta prudente (Dow Jones +0,3%), con l’aumento dei rendimenti dei Treasury Usa di ieri e i timori di un incremento dell’inflazione che continuano a pesare sul sentiment del mercato.
Alle 18h00 si attende un discorso del Presidente della Fed, Jerome Powell, da cui il mercato si attende ulteriori rassicurazioni sul fronte del mantenimento della politica accomodante della Banca.
Sul fronte dei dati macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono salite di 9.000 unita’ a quota 745.000. Il consenso raccolto dal Wall Street Journal si attendeva un dato a quota 750.000 unita’.
Gli ordini alle imprese americane invece sono cresciuti del 2,6% a livello mensile a gennaio. Il dato ha superato il consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal che si aspettavano un incremento dell‘1% m/m.
A piazza Affari in luce il comparto oil e oil service: Tenaris +3,55%, Saipem +3,45%, Eni +2,24%. In rialzo Tim (+2,58% a 0,39 euro): a spingere il titolo il report di Kepler Cheuvreux, che ha alzato il prezzo obiettivo da 0,7 a 0,75 euro, confermando la raccomandazione buy.
Sotto i riflettori Enel (+2,85%), che ha festeggiato l’emissione sul mercato europeo di un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo multitranche denominato in euro destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 2,25 miliardi di euro.
Seguono Hera (+1,79%), Italgas (+1,35%), Terna (+1,41%), Snam (+1,23%) e A2A (+0,68%).
Bene poi Diasorin (+1,42%), in scia alle indiscrezioni di stampa secondo cui il Cda di Luminex starebbe valutando diverse opzioni strategiche, tra cui l`ipotesi di vendere l`intero business, ma ad oggi nessuna decisione definitiva sarebbe ancora stata presa.
Deboli le banche: Unicredit -1,49%, Banco Bpm -0,90%, Bper -1,05%, Intesa Sanpaolo -0,50%, B.P.Sondrio -0,90%, B.Mps -0,91%.
Tra le mid cap, bene Webuild (+2,05%), dopo che la societa’ ha annunciato di essere stata selezionata come miglior offerente in due progetti in Italia per un valore complessivo di 2,3 mld euro, di cui 1,4 mld in quota parte.
In rosso invece Brembo (-2,59%), che ha chiuso il 2020 con un utile netto di 136,5 mln euro, in calo del 41% rispetto ai 231,3 mln nel 2019.
Sull’Aim, in rally Energica M. (+10,28%), che ha sottoscritto un accordo di investimento con Ideanomics Inc., societa’ di diritto americano, quotata sul Nasdaq, per la sottoscrizione di complessivi 10.909.091 euro pari al 64,17% dell’aumento di capitale, a fronte dell’emissione di 6.128.703 azioni ordinarie, godimento regolare.