da del 10/02/2021
di Maicol Mercuriali
Numeri imponenti. La Corea del Sud ha preso di petto la questione della transizione energetica e di un futuro proiettato verso le rinnovabili lanciando quello che ad oggi è l’impianto eolico offshore più grande al mondo. Anche il Paese asiatico ha il suo Green New Deal e il progetto è stato presentato nei giorni scorsi dal Presidente Moon Jae-in: un investimento di circa 32 miliardi di euro per costruire davanti alle coste di Sinan, città nella parte sud-occidentale della penisola, un impianto dalla capacità massima di 8,2 gigawatt.
A livello globale per ora non esiste nessuna wind-farm che si avvicina a questa portata, attualmente il più grande parco eolico marino in funzione è l’Hornsea 1, in Gran Bretagna, con una capacità di 1,12 Gw.
L’obiettivo della Corea del Sud è di ultimare l’impianto entro il 2030 e la sua realizzazione avrà una duplice finalità: da una parte promuovere una ripresa dell’economia, dopo la batosta causata dal Covid-19, dall’altro frenare la dipendenza dai combustibili fossili e rendere la quarta potenza asiatica carbon neutral entro il 2050. Sono entrambi obiettivi ambiziosi ma, come ha riportato l‘agenzia Reuters, Seul è determinata a bruciare le tappe e sfruttare al massimo il Green New Deal: dietro alla realizzazione del parco eolico ci sono importanti Società operanti nel campo dell’energia, dell’ingegneria e dei servizi, ma anche lo Stato darà il suo contributo.
«Stiamo accelerando la transizione energetica», ha detto Moon durante la presentazione del progetto, «e ci stiamo muovendo verso un futuro eco-compatibile e senza emissioni di carbonio. Lavoreremo per ridurre il periodo di preparazione del progetto, che richiede più di cinque anni per iniziare la costruzione, e promulgheremo leggi speciali per fornire un supporto completo dall’individuazione della esatta posizione all’avvio della produzione».
Il futuro green e un presente in cerca di rilancio, due facce della stessa medaglia. La realizzazione dell’impianto offshore dovrebbe generare 5.600 posti di lavoro e incrementerà la produzione energetica eolica sudcoreana di dieci volte, dagli attuali 1,67 Gw ai 16,5 Gw del 2030.
Per dare un’idea della potenza delle turbine eoliche che saranno installate in mezzo al mare, queste genereranno elettricità come sei reattori nucleari e porteranno a un risparmio di anidride carbonica paragonabile all’effetto di un bosco con 71 milioni di pini.
Anche Giappone e Cina stanno pianificando un’espansione su larga scala nell’eolico offshore e il mega progetto di Sinan porterà la Corea del Sud sulla stessa linea dei Paesi vicini.