Il Tesoro, chiamato in causa dopo la controversa votazione ieri alla Camera delle due mozioni a tutela di Borsa Spa all’interno della nuova realtà Euronext, ha emesso una nota in cui garantisce alcune attività chiave fra Milano e Roma e un presidio italiano a livello di controllo e supervisione |Rischio trasloco per Borsa spa | A Piazza Affari si eviti di issare il tricolore sbagliato, quello francese
da del 15/04/2021 14:10
di Elena Dal Maso
Il Mef oggi ha pubblicato una precisazione su alcuni aspetti dell’operazione Euronext-Borsa Italiana, “con l’obiettivo di fornirne una complessiva e più chiara lettura”. Questo dopo la votazione alla Camera delle due mozioni a tutela di Borsa, che hanno visto passare quella della maggioranza, ma il testo dell’opposizione, scritto da FdI, è stato cofirmato anche da Forza Italia e votato dalla Lega, rischiando di mandare sotto il governo. E dopo quanto ha scritto oggi MF-Milano Finanza sul rischio che l’asset italiano, ritenuto strategico, venga svuotato in autunno per vedere le funzioni principali migrare a Parigi.
Nel frattempo, da fonti romane, è emerso che Consob ha dato il via libera all‘acquisizione di Borsa da parte di Euronext. Ora deve arrivare quello di Bankitalia e in seguito il gruppo con sede in Olanda e ceo francese, Stéphane Boujnah, potrà eseguire il closing dell’operazione, costata 4,325 miliardi di euro. Entro giugno dovrebbero aver luogo i due aumenti di capitale, il primo riservato a Cdp e Intesa Sanpaolo, rispettivamente per il 7,3% e l’1,3% il secondo aperto poi a tutti i soci della Confederazione Europea dei Listini. L‘Italia allora avrà lo stesso peso della Cassa Depositi francese.
Intanto il Mef ha scritto che Borsa “è destinata a diventare partner di peso nella strategia di creazione di un campione europeo nel mercato dei capitali. La presenza italiana viene assicurata e valorizzata come presidio di un asset strategico per la crescita delle imprese italiane e per il continuo miglioramento delle infrastrutture di accesso ai mercati dei capitali per tutti gli emittenti italiani e gli investitori internazionali”. Il nuovo assetto prevede in definitiva “una presenza italiana rinforzata in un contesto federato europeo. L’Italia sarà una base operativa di rilievo per il Gruppo Euronext, con ruolo strategico in termini di tecnologia, business e funzioni di supporto”.
Il Mef sottolinea che viene consolidata la leadership di Mercato Telematico dei titoli di Stato (Mts, la piattaforma internazionale dei Btp), che fino a pochi mesi fa “era addirittura a rischio di una cessione separata da Borsa Italiana, sul mercato finanziario secondario del trading obbligazionario all’interno di Euronext”. Dal punto di vista operativo le unità di business relative al trading obbligazionario, alla clearing house e al deposito titoli avranno sede in Italia “e assumeranno una posizione competitiva di preminenza a livello internazionale”.
Attraverso Mts e le sue controllate, il gruppo risultante dall’aggregazione svilupperà “una delle principali offerte paneuropee nel settore della negoziazione delle obbligazioni, che comprende titoli di Stato, obbligazioni corporate e operazioni pronti contro termine. La Cassa di Compensazione e Garanzia sarà l’unica clearing house del gruppo e nel tempo diventerà il fulcro della strategia di clearing del nuovo Gruppo allargato”, scrive il Tesoro.
L’Italia, riprende il Mef, “sarà ampiamente rappresentata nell’ambito della corporate governance e della gestione del gruppo allargato. In particolare, il Presidente del Supervisory Board sarà italiano; l’azionista italiano, Cdp Equity, sarà rappresentato al Supervisory Board; il ceo di Borsa Italiana entrerà a far parte del managing board del nuovo gruppo; il ceo di Mts entrerà a far parte dell’Extended Managing Board, insieme alle altre figure chiave delle grandi unità di business e delle principali funzioni centrali di Euronext, con responsabilità a livello di gruppo nell’attività di negoziazione delle obbligazioni”.
Inoltre, “verrà garantito un presidio italiano a livello di controllo e supervisione”. L’attività di vigilanza regolamentare su Borsa Italiana resterà invariata, consentendo a “Consob e Banca d’Italia di continuare a vigilare direttamente su Borsa Italiana e le sue controllate regolamentate, compresa l’attività della Cassa di Compensazione e Garanzia, la cui attività sarà ampliata in un contesto paneuropeo”. La Consob potrà entrare a far parte del Collegio dei Regolatori di Euronext e avrà, a turno, la presidenza dello stesso.