da del 03/05/2021 18:30
Inizio settimana positiva per il listino milanese, con il Ftse Mib che ha segnato +1,15% a 24.419, in linea con i guadagni diffusi tra le piazze europee, in una seduta con volumi sotto la media vista la chiusura del marcato inglese per festivita’.
Sul fronte dei dati macro, l’indice Pmi manifatturiero dell‘Eurozona definitivo di aprile si e’ attestato a 62,9 punti, in rialzo dai 62,5 punti di marzo.
Il dato e’ leggermente al di sotto della lettura preliminare e del consenso, entrambi a 63,3 punti. Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi manifatturiero definitivo della Francia si e’ attestato a 58,9 punti, in calo dai 59,3 di marzo e al di sopra del consenso degli economisti e del preliminare a 59,3 punti. Quello della Germania e’ risultato pari a 66,2 punti, in calo dai 66,6 del mese precedente e sotto al consenso e al preliminare a 66,4 punti. Infine, l’indice Pmi manifatturiero dell‘Italia si e’ attestato a 60,7 punti, in rialzo dai 59,8 di marzo e in linea con il consenso.
Sul fronte dei vaccini da segnalare che l‘Ema ha iniziato a valutare l’estensione dell’uso del vaccino contro il Covid-19 Comirnaty, prodotto da Pfizer/BioNtech, ai giovani di eta’ compresa tra i 12 e i 15 anni.
Intanto Wall Street prosegue la seduta in deciso rialzo (Dow Jones +0,99%) in scia ai dati macro. Nel dettaglio, il Pmi manifatturiero degli Stato Uniti, nella lettura finale di aprile, si e’ attestato a 60,5 punti, leggermente al di sotto del preliminare a quota 60,6, ma al di sopra del dato di marzo a 59,1 punti.
L‘indice Ism manifatturiero degli Usa si e’ attestato a 60,7 punti ad aprile, in calo rispetto ai 64,7 di marzo e al di sotto delle attese del consenso degli economisti a 64,9 punti.
Le spese per costruzioni negli Usa a marzo, in base ai dati destagionalizzati, sono cresciute dello 0,2% rispetto a febbraio. Il dato e’ nettamente al di sotto di quello atteso dal consenso degli economisti che si aspettavano un rimbalzo del 2% m/m.
A piazza Affari in netto rialzo Ferrari (+2,55%) e Cnh I. (+2,10%).
Bene il settore bancario: Unicredit +1,85%, Banco Bpm +1,86%, Mediobanca +1,04%, Intesa Sanpaolo +0,56%, Bper +0,47%.
In progresso Atlantia (+1,17%), su cui Banca Akros ha alzato il prezzo obiettivo da 17 a 18,5 euro, confermando il rating accumulate.
Tra le utility in evidenza Enel (+1,08%), dopo che il Cda ha deliberato di avviare le procedure finalizzate alla cessione del 10% del capitale di Open Fiber a Cdp Equity, conferendo all’Amministratore Delegato apposito mandato al riguardo.
Tra le mid cap in luce Sesa (+2,25%) che ha acquisito, tramite la Società interamente controllata Computer Gross, un ulteriore 51% di P.M. Service S.r.l., incrementando la propria partecipazione dal 19% al 70%. Da notare anche Exprivia (+29,50%) dopo la pubblicazione dei conti 2020.
Sull‘Aim ha brillato Unidata (+4,41%), che ha chiuso il primo trimestre 2021 con ricavi di competenza pari a circa 7,6 mln (+38% sul 2020).