ANSA/CLAUDIO ONORATI
Nel giorno in cui su Rai3 andrà in onda il servizio anticipato dal Fatto sull’incontro avvenuto tra Renzi e Marco Mancini del Dis nel dicembre 2020, il renziano Nobili presenta un’interrogazione per sapere “se la Rai compri informazioni con i soldi degli italiani per le sue trasmissioni di inchiesta”. Il conduttore: Iv ha un “dossier avvelenato su di noi. Anche altri colleghi che stavano per stamparlo si sono resi conto che era un falso clamoroso”. L’amarezza, aggiunge, è che “queste note vengono proprio dalle stesse persone che in queste ore hanno evocato la libertà di espressione nel caso Fedez”. Le reazioni, da Di Battista a Taverna
di F. Q. | 3 MAGGIO 2021
Proprio nel giorno in cui Report trasmette su Rai3 il servizio anticipato in esclusiva da Il Fatto Quotidiano sull’incontro avvenuto tra Matteo Renzi e Marco Mancini del Dis nel dicembre 2020, Italia viva avanza pesanti accuse contro il programma d’inchiesta guidato da Sigfrido Ranucci. Il deputato Luciano Nobili, si legge in una nota del partito, ha presentato un’interrogazione parlamentare per sapere se la Rai abbia pagato per conto della trasmissione una “presunta fattura da 45mila euro ad una società lussemburghese per confezionare servizi contro Renzi“. Nobili fa diverse domande, tira in ballo un servizio sui rapporti tra Renzi e gli Emirati Arabi andato in onda a novembre 2020, chiede se Report abbia avuto rapporti con un ex collaboratore della Piaggio Aerospace e chiama in causa anche l’ex portavoce di Palazzo Chigi Rocco Casalino, a cui la Rai avrebbe mandato delle email “aventi ad oggetto servizi che sarebbero stati confezionati al fine di danneggiare l’immagine del Senatore Matteo Renzi”. Attacchi che Ranucci rispedisce seccamente al mittente: “Si tratta di fango: Report in 25 anni non ha mai pagato una fonte e soprattutto non ha mai realizzato servizi contro. Noi abbiamo come unico editore di riferimento il pubblico che paga il canone”. Sulla vicenda in queste ore sono intervenuti, tra gli altri, Alessandro Di Battista, che parla di “pressioni” di Iv sulla Rai, e la vicepresidente del Senato Paola Taverna.
La replica di Ranucci a Italia viva – Il caso è esploso nel pomeriggio, quando Iv ha rilasciato una nota per annunciare l’interrogazione parlamentare. A stretto giro è arrivata la replica del curatore e conduttore di Report, che contesta anche il presunto scambio di email con Casalino. Nella nota di Iv “si fa riferimento ad alcune mail che io avrei scambiato con il portavoce di Conte all’epoca Rocco Casalino addirittura sulla carta intestata“, spiega. “Io non uso mai la carta intestata, non ho mai mandato mail a Casalino. Si tratta di un dossier avvelenato su di noi sulle cui tracce eravamo già da tempo, da gennaio per fortuna l’avevamo intercettato e anche altri colleghi che stavano per stamparlo si sono resi conto che era un falso clamoroso“.
Ranucci nota poi il tempismo con cui Nobili ha deciso di presentare un’interrogazione in Parlamento. “Tutto questo avviene, singolarmente, il giorno in cui abbiamo annunciato e manderemo in onda questa sera delle immagini che riguardano il senatore Renzi che incontra ai margini di una stazione di servizio l’agente segreto 007 Marco Mancini, l’agente che era stato coinvolto in un’attività di dossieraggio illecito nel caso Telecom nel 2006 e nel rapimento di Abu Omar“. “L’amarezza più grande – dice ancora Ranucci – è prendere atto che queste note vengono proprio dalle stesse persone che in queste ore hanno evocato la libertà di espressione nel caso Fedez. Ecco, voglio dire che la libertà di espressione non si può evocare come fosse una maglietta, che te la sfili la sera e la rimetti in un cassetto e la rindossi quando ti fa comodo. Noi andremo in onda regolarmente questa sera alle 21.20 su Rai3″.
Il caso Renzi-Mancini – Durante la puntata sarà quindi trasmesso il servizio di Giorgio Mottola anticipato oggi sul Fatto, in cui si racconta di un incontro avvenuto in autogrill tra l’ex segretario dem e l’agente del Dis (l’agenzia che coordina i servizi segreti interni ed esteri) Mancini. Il tutto a dicembre 2020, cioè quando cominciavano le manovre per far cadere il governo giallorosso e l’allora premier Conte era sotto attacco sulla cybersecurity e la delega ai servizi. Sulla vicenda è intervenuto lo stesso Renzi su Twitter: “Messaggio agli inconsolabili: il Governo Conte non è caduto per intrighi, complotti o incontri segreti (all’autogrill)”, ha scritto l’ex premier, con tanto di emoticon che ride. “Semplicemente Draghi è meglio di Conte e l’Italia oggi è più credibile. Tutto qui, si chiama politica“. In giornata il leader di Iv ha anche fornito ai giornalisti un link (non indicizzato) contenente il video integrale di un’intervista che Report gli ha fatto il 30 aprile, i cui contenuti saranno probabilmente mostrati stasera in tv. Nel corso dell’intervista mandata in onda dal programma d’inchiesta di Rai 3, Mottola ha fatto notare come nel corso della registrazione il senatore abbia citato il video e il luogo dell’incontro prima che gliene parlasse il giornalista.
A proposito del faccia a faccia con Mancini, Renzi spiega che doveva incontrarlo in Senato, ma “me ne ero dimenticato, ci siamo sentiti mentre io ero già in viaggio verso Firenze e lui mi ha raggiunto all’autogrill a Fiano Romano. È molto strano che ci fosse qualcuno a riprendere questo video“. Di cosa si è discusso? “Il dottor Mancini aveva un ottimo rapporto con il presidente Conte. Quindi sulle nomine bisogna parlarne con Conte. Anche perché io sulle nomine dei servizi non ho mai messo bocca da un giorno specifico: 4 dicembre 2016, quando ho perso il referendum e mi sono dimesso. Chi decide è il presidente del Consiglio. Quindi da allora mai messo bocca, ho solo chiesto al presidente Conte di lasciare il ruolo di autorità delegata”.
Nell’intervista, Renzi menziona anche il dossier su Report che è alla base dell’interrogazione parlamentare di Nobili: “C’è un’interrogazione parlamentare su questo e quando ci sarà la risposta del ministro dell’Economia vedremo se, come io penso e spero, sia uno di quei tanti dossier che vengono mandati e non sono veri“, dice il fondatore di Iv. “Spero che una trasmissione così importante della Rai non paghi qualcuno per dire falsità. La Rai la pago anche io del resto… Io non ci credo. Non ho alcuno dubbio che il vostro comportamento sia cristallino. Io comunque il dossier non l’ho visto”.
Il testo dell’interrogazione parlamentare – Queste le domande rivolte da Nobili al Ministero dell’Economia (che detiene le quote della Rai): “Se siano intercorsi rapporti economici nel mese di novembre 2020 fra la società Tarantula Luxembourg Sarl e la Rai TV e segnatamente se esista una fattura con oggetto Alitalia/Piaggio pagata dalla Rai a tale società per un totale di 45.000 euro e nel caso chi l’abbia autorizzata”.
Due: “Se la redazione di Report abbia mai avuto rapporti con il dottor Francesco Maria Tuccillo, ex collaboratore della Piaggio Aerospace, e se vi siano stati rapporti economici fra la società lussemburghese e il dottor Francesco Maria Tuccillo“. L’interrogazione, viene spiegato da Iv, fa riferimento ad alcuni servizi andati in onda in passato. Nella trasmissione del 30 novembre, si legge, “si citano i rapporti del Governo Renzi con gli Emirati Arabi e una conferenza ad Abu Dhabi svolta successivamente dal Senatore Matteo Renzi”. Si intervistano quindi “testimoni che paventano rapporti personali e di favore – compreso l’inesistente pagamento di un volo privato – fra il dottor Alberto Galassi, ex amministratore delegato e poi Presidente di Piaggio Aerospace, e l’entourage del Senatore Matteo Renzi”. Si arriva quindi al 2 febbraio 2021, quando “i quotidiani Il Foglio, Il Giornale e Il Tempo accennano a presunte mail scambiate fra l’allora portavoce di Palazzo Chigi Rocco Casalino e la Rai, aventi ad oggetto servizi che sarebbero stati confezionati al fine di danneggiare l’immagine del Senatore Matteo Renzi”. Italia viva chiede chiarimenti, sottolineando che “il servizio in oggetto viene stranamente mandato in onda due volte, la seconda il giorno 28 febbraio 2021”.
Le reazioni – La vicenda sta scatenando in queste ore un’ondata di polemiche contro Italia viva. Alessandro Di Battista racconta su Facebook il caso Renzi-Mancini e scrive che “appena uscita l’anticipazione di Report alcuni “sgherri” di Italia Viva hanno dichiarato che è in arrivo un’interrogazione parlamentare su un pagamento effettuato da Report ad una ‘fonte’ per ottenere informazioni da utilizzare contro Renzi. Dovete sapere che se viene presentata un’interrogazione parlamentare è molto più difficile denunciare per diffamazione il parlamentare che ne è l’autore.
In un mondo normale questo sarebbe anche giusto dato che gli atti politici non dovrebbero mai essere sindacati. Ma nell’Italia di oggi molti politici utilizzano le Istituzioni per scopi personali.
Report annuncia un servizio su Renzi ed i parlamentari di Italia Viva provano a ‘far pressioni‘ utilizzando atti pubblici quindi, di fatto, denaro pubblico. Il tutto a meno di 48 ore dall’ipocrita levata di scudi da parte della politica sul caso Fedez-Rai”. Di Battista invita quindi tutti a guardare Report stasera: “È il miglior modo di difenderci“. Dura anche la vicepresidente del Senato Taverna (M5s): “Si sta forse cercando di chiudere la bocca a Report? Si vuole forse limitare la libertà di informazione e di espressione di Ranucci?”, scrive. “Renzi ha per caso qualcosa da nascondere in merito a questi incontri? Stasera avrei avuto impegni, ma ora sono certa che troverò il modo per vedere il servizio che andrà in onda su Rai3″.