Serve chiara direzione marcia su velocità spese Pnrr
Redazione14 maggio 2021 18:25 ANALISI
Se falliremo sulla spesa fallirà l’Italia e l’idea di Next generation Ue, se non riusciremo a spendere quei soldi, l’idea di rendere permanente il Next generation Eu’. Lo ha detto il Segretario del Pd, Enrico Letta, alla direzione nazionale del partito.
“Chiediamo a Draghi di dare una nuova missione alla maggioranza, che non può limitarsi a stare insieme per inviare il Pnrr a Bruxelles e per i vaccini, ma deve avere chiara una direzione di marcia su velocità, semplificazione e velocità di spesa. Dentro il Pnrr c’è la clausola di premialità a favore dell’occupazione delle donne e dei giovani, vuol essere un Piano di discontinuità rispetto all‘Italia degli anni scorsi. Questa clausola è la nostra bandiera. C’è chi si è intestato la battaglia del passaggio fra le 22 e le 23, noi su questo sguardo lungo che intacca una discontinuità a favore delle donne e dei giovani’ ha spiegato il Segretario sottolineando che ‘la drammatica morte di Luana a Prato non sembra più ascrivibile solo a un incidente sul lavoro. La ripartenza del lavoro deve avvenire in piena e totale sicurezza. E’ una priorità assoluta, su questo dovremo lavorare come se non ci fosse altro..’
Sulle riaperture il segretario ha sottolineato ” Si riapre nonostante l’irresponsabilità tenuta da chi voleva sbracare ,si riapre non perché lo chiede Salvini, ma perché è stata seguita una linea di responsabilità – ha detto Letta – In questi giorni stiamo tutti aspettando con fiducia il ritorno alla normalità, speriamo presto e siamo ottimisti sul fatto che arriverà molto presto, questione di giorni. La campagna vaccinale sta andando bene, le regioni fanno il loro dovere’ Oggi siamo ottimisti e possiamo pensare a riaperture nei prossimi giorni, a giugno, perché siamo stati rigorosi, perché Draghi ha limitato l’irresponsabilità di alcuni nostri alleati al governo e alcuni di opposizione”.
“Dobbiamo essere concentrati sul Pd, perché se lo siamo siamo concentrati sull’Italia, concentrati sul nuovo tesseramento, che deve raggiungere l’obiettivo di mezzo milione di iscritti, noi vogliamo dare centralità agli iscritti e alla militanza” – ha detto il Segretario sottolineando che “quando le primarie sono contendibili in modo molto aspro e impegnato, come accade a Bologna, si grida alla rissa. Quando sembrano avere una candidatura più forte si dice: a che servono? Io credo che l’importanza del metodo che ci siamo dati sia capire la realtà della situazione, senza che sia la scelta in un stanza chiusa del Segretario o di due o tre Dirigenti. In questo senso le primarie a Bologna, Roma e Torino saranno una modalità per parlare delle città e del centrosinistra”. ‘Un augurio particolare a Roberto Gualtieri che mette al servizio di una grande missione, fondamentale per noi, tutta la sua competenza. E potrà rovesciare la tendenza di questi anni a perdere tutte le opportunità che Roma aveva. La nostra voglia di cambiare pagina va nella direzione della disponibilità di Gualtieri, che si confronterà, essendo il candidato più forte, essendo sostenuto da noi, convintamente, perché riteniamo che Roma debba avere un sindaco globale”.
L’alleanza col M5s del Partito Democratico è “complicata”, e “questo lo sapevamo, l’abbiamo sperimentato nelle scorse elezioni regionali. Non credo che sia finita, credo che sia una strada obbligata, e credo che sia anche una opportunità, nel senso che, perché vada avanti, bisogna cambiare noi stessi e cambiare i 5s. È una prova che dobbiamo riuscire a superare, mettendo in evidenza i limiti, ma anche cercando anche di far leva sulle energie che può mettere in campo questa alleanza”. A dirlo il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, intervistato stamani su Radio24.