Ieri la Camera dei Deputati ha approvato la legge di conversione del DL Sostegni che, per la prima volta dall’inizio della pandemia, ha aperto anche ai professionisti la strada dei contributi a fondo perduto
da del 20/05/2021
Sostegni per 1 milione e 200 mila lavoratori autonomi. In attesa del nuovo provvedimento che dovrebbe anche aumentare gli importi. È ufficialmente Legge il Decreto Sostegni 1; ieri, infatti, la Camera dei Deputati ha approvato la legge di conversione del DL che, per la prima volta dall’inizio della pandemia, ha aperto anche ai professionisti la strada dei contributi a fondo perduto.
È l’articolo 1 a definire i contorni dell’operazione sostegni alle partite Iva; il contributo spetta a condizione che «l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi per l’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato del 2019». Per coloro che hanno attivato la Partita Iva a partire del 2019, il contributo è garantito automaticamente.
Nella relazione tecnica al Decreto, invece, vengono illustrate le stime dei potenziali beneficiari della misura: per quanto riguarda Casse private e iscritti all’Inps, la cifra può essere ricavata dall’articolo 3, dedicato al Fondo per l’anno bianco delle partite Iva. Per accedere al fondo, infatti, è necessario aver maturato un calo del fatturato del 33% nel 2020 rispetto al 2019; secondo le stime riportate nella relazione, questa condizione dovrebbe riguardare 330 mila professionisti ordinistici e 490 mila iscritti all’Inps. A questi soggetti andrà un contributo il cui importo viene ricavato «applicando una percentuale alla differenza tra ammontare medio mensile del fatturato nel 2020 rispetto a quello del 2019», come si legge nel testo. Le percentuali saranno del 60% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400 mila euro; del 50% tra i 100 mila e i 400 mila euro di ricavi; 40% tra 400 mila e un milione, e 30% tra 1 milione e 5 milioni, e 20% per coloro che hanno maturato ricavi compresi tra 5 e 10 milioni di euro. In ogni caso, l’importo non potrà essere superiore a 150 mila euro e non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2 mila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Per soddisfare tutte le richieste sono stati stanziati 11 miliardi e 150 milioni di euro.
Questo per quanto riguarda i contributi a fondo perduto, ma il Decreto Sostegni prevede un’altra forma di aiuto per alcune tipologie di lavoratori autonomi (e non solo autonomi).
L’articolo 10, infatti, introduce una nuova indennità «per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport», anche se poi leggendo l’articolo sono presenti anche altre categorie. Ad esclusione degli sportivi, il contributo sarà per tutti di 2.400 euro.
Secondo i numeri riportati nella relazione tecnica, sono circa 374 mila le domande attese per l’indennità, di cui 192 mila andranno anche a lavoratori dipendenti, ovvero gli stagionali che operano nel turismo.
Altre 36 mila sono invece quelle attese per i lavoratori a tempo determinato sempre del turismo, mentre per gli stagionali di altri settori si stimano 49 mila richieste.
Rimangono poi 44 mila lavoratori dello spettacolo e altrettanti intermittenti, 2 mila autonomi occasionali e 7 mila venditori a domicilio. Per coprire le indennità sono stati erogati 897,600 milioni di euro, ovvero il prodotto tra i 2.400 euro di importi e i 374 mila beneficiari.
In merito ai lavoratori sportivi, per una platea stimata di poco più di 190 mila beneficiari, sono stati stanziati 350 milioni di euro; questo perché gli importi non saranno uguali per tutti, ma varieranno a seconda dei compensi percepiti nel 2019 (ai soggetti con compensi superiori a 10 mila euro andranno 3.600 euro, a quelli tra i 4 mila e i 10 mila andranno 2.400 euro mentre a coloro che hanno compensi inferiori a 4 mila euro andranno 1.200 euro). Sarà l’Agenzia delle Entrate a erogare i sostegni previsti dall’articolo uno, all’Inps o al Fondo di Competenza (es. spettacolo) andranno le domande per le indennità, mentre ai collaboratori sportivi penserà Sport e Salute, come d’altronde già avvenuto con i precedenti sostegni al comparto.