sabato, Giugno 12, 2021

Il ritorno del capex in Europa: telco, utilities e tech saranno le prime

Secondo Barclays una ripresa degli investimenti in conto capitale in Europa è già iniziata e aiuterà a irrobustire la ripresa economica. Il settore industriale e l’healthcare potrebbero tornare anche ai livelli pre-crisi. Quello più penalizzato resterà il settore immobiliare

da del 12/06/2021 14:30

di Rossella Savojardo

Gli investimenti in conto capitale delle società in Europa sono ancora deboli, ma le cose stanno per cambiare. Dopo anni di spese prudenti e spostamenti verso i beni immateriali, il capex è notevolmente calato. Se da una parte la crisi finanziaria globale aveva già portato le aziende a contenere le spese, la Pandemia le ha fatte crollare del tutto. Secondo Barclays però ci sono margini di miglioramento.

La domanda finale è infatti in forte ripresa, i tassi di utilizzo stanno aumentando e così è già iniziata una ripresa a “forma di V” degli investimenti.

Gli analisti ritengono che questa sarà potenzialmente più forte e più di lungo periodo rispetto al passato e aiuterà ad irrobustire la ripresa economica in Europa fino al 2022. Secondo le stime il capex dovrebbe crescere del 7,5% quest’anno e del 5,9% nel 2022, contribuendo così alla crescita del pil europeo rispettivamente di 1,6 e di 1,3 punti percentuali.

Telco, utilities e tech, dovrebbero essere tra i principali settori ad aumentare le loro spese protraendole fino al 2023. Il comparto industriale e quello dell‘healthcare potrebbero anche tornare ai livelli pre-crisi. Quello più penalizzato resterà il settore immobiliare, l’unico a registrare un calo sostenuto degli investimenti.               

Il comparto dei beni strumentali, dei servizi petroliferi e dei produttori di apparecchiature per auto saranno tra quelli che trarranno maggiore vantaggio da una spesa più alta.

I bilanci ricchi di liquidità, la ripresa degli utili e le condizioni finanziarie favorevoli sono tutti fattori ciclici degli investimenti che al momento sono ben orientati. L’invito dei Governi a una spesa più elevata, la spinta alla transazione energetica e alla digitalizzazione, insieme agli incentivi provenienti dai finanziamenti di progetti di investimento, grazie ai nuovi fondi europei, sono tutti altri fattori che potrebbero rendere questo recupero del capex più forte del previsto.

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