POLITICA
Il fondatore del Movimento 5 Stelle è arrivato a Roma per incontrare i parlamentari dei 5 Stelle. «Con Conte d’accordo su tre quarti dello statuto, è una brava persona. Cingolani? Se continua così è un bagno di sangue».
di Emanuele Buzzi
Un passo avanti, ma il traguardo non è ancora raggiunto. Beppe Grillo arriva a Roma per incontrare i parlamentari — tra cui anche l’ex capo politico, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio — e parlare del nuovo statuto contiano.
L’ex premier Giuseppe Conte, non invitato, non partecipa al faccia a faccia.
Tra i due, però, come anticipato dal Corriere, nelle ultime ore c’è stato un confronto, una telefonata che è servita in parte a chiarire i nodi. Ma le tensioni restano alte e l’intesa, seppure le parti siano più vicine, non è siglata.
Grillo durante il suo discorso con i deputati mette in chiaro: «Stiamo lavorando bene con Conte, per lo statuto servono ancora 2-5 giorni». Un punto che suona come un riavvicinamento. E il garante gioca sul filo della diplomazia. A partire dal tema dei due mandati: «Io sono per i due mandati, farei anche una legge, ma lo metteranno al voto gli iscritti».
Un passo che suona come un eventuale nulla osta ai cambiamenti se decisi dalla base.
I nodi però sono ancora al pettine. «Sono il garante non sono un cogl…», sbotta Grillo. Che incalza su uno dei temi per lui cruciali: «Ma perché mi devo sentir dire “non ti devi occupare di comunicazione”. Ma come? Io ho fatto questo per tutta la vita e allora dico che ora di cambiare la comunicazione di M5S. Casalino è bravissimo sulle tv, ma deve parlare anche con me, non solo con Conte. Ho chiesto che si interfacci anche con me, è una vita che faccio comunicazione».
Grillo non si piega: «Conte deve assimilare le nostre cose. Lui non sa cos’è veramente il Movimento… Non ha girato con noi nelle piazze… Gli ho detto: tu non sei un visionario. Io sono un visionario. È un uomo di cultura, un curioso»
Il nuovo simbolo: «Io un po’ di sinistra, Casaleggio più di destra…»
Grillo ha presentato un nuovo simbolo, con la dicitura «2050» all’interno, e ha spiegato che anche all’origine del Movimento c’era un dialogo tra posizioni diverse («Io un pochino di sinistra, Gianroberto Casaleggio un pochino di destra, non eravamo d’accordo su tutto…», ha detto).
Gli elogi a Di Maio. «Cingolani? Se continua così, è un bagno di sangue»
Grillo ha anche parlato del Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani — «Se continua così, è un bagno di sangue» — e ha elogiato Di Maio: «Sei uno dei Ministri degli Esteri più bravi della storia». Parole seguite da applausi dei deputati. E c’è già chi nel Movimento le legge come una contrapposizione a Conte.