ROMA / CRONACA
COVID E CRITICITÀ
Il Presidente dell’Ordine dei Medici dà l’allarme, dopo le manifestazioni. «Distorcono le informazioni con la violenza».
di Valeria Costantini
«Manifestazioni no-vax? Preoccupano, come anche la violenza verbale sui social, sono persone che distorcono le informazioni». L’allarme di Antonio Magi, Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma e provincia, riguarda anche gli inneschi per il virus, come la «festa per gli Europei di calcio e i rientri dalle vacanze» che hanno portato alla risalita dei contagi. «Non c’è tracciamento su chi torna, a luglio le persone sono partite per l’estero o in giro per l’Italia e di questi rientri non sappiamo nulla, se siano positivi o meno» riassume lo scenario del Lazio il medico, già al lavoro su numerosi cluster di giovani tornati dai propri viaggi. E di certo non aiuteranno a fare calare queste cifre, le manifestazioni di piazza dei no-vax come quella di sabato scorso, con migliaia di persone assembrate e senza mascherine. «Scene allarmanti, – aggiunge Magi – come anche la violenza sui social, dove al convincimento personale subentra la manipolazione e la distorsione dei messaggi, anche quelli istituzionali».
Per il coordinatore dei medici capitolini, è necessario riuscire ad aprire un dialogo con gli estremisti, spazi anche mediatici dove «chi ha delle domande sui vaccini possa avere una risposta, – spiega la sua idea – un confronto intelligente, pacato e senza speculazioni, un luogo che oggi nelle trasmissioni televisivi non esiste».
L’unica nota positiva degli ultimi giorni di rialzo della curva epidemiologica è l’«effetto Draghi» sui vaccini, la corsa ai sieri dovuta all’introduzione del green pass che ha spinto i tanti indecisi a prenotare una dose. «Nel Lazio abbiamo un alto numero di vaccinati, quindi se anche c’è un lieve aumento dei ricoveri questo scatto in avanti è poco evidente» sottolinea ancora Magi che però auspica l’adesione alla campagna vaccinale di tutti gli over 12 e degli ultrasessantenni non protetti.
L’augurio del medico è anche che la violenza delle parole non diventi altro, perché «le persone devono comprendere – riassume – che siamo di fronte ad una pandemia che nessuno ha voluto e l’unico modo per contenere i danni sanitari è vaccinarsi. Ammalarsi è davvero peggio che immunizzarsi». E tra i non vaccinati si contano anche non pochi medici e infermieri. L’Ordine di Roma ha inviato alla Regione l’elenco di tutti i camici bianchi: tra questi, confrontati con l’anagrafe vaccinale della Regione, si sono già individuati i sanitari non immunizzati. L’iter prevede poi una sorta di scambio di informazioni, infine potrebbero partire i provvedimenti disciplinari, che vanno dai richiami alla sospensione.
«Le Asl hanno già le nostre liste da marzo, – conclude Magi – ma non ci hanno ancora comunicato le eventuali disposizioni da adottare».
27 luglio 2021 | 07:19