La multiutility ha sottoscritto oggi un accordo per l’acquisizione del 70% di Serplast e del 60% di Meg, società che operano nel business del riciclo della plastica. Il valore economico dell’operazione, in termini di enterprise value del 100% delle società, è complessivamente pari a 12 milioni di euro e l‘ebitda atteso al 2021 è di circa 3 milioni
da del 27/07/2021 14:55
di Francesca Gerosa
Doppia acquisizione per Acea nel riciclo della plastica. La multiutility ha sottoscritto oggi un accordo per l’acquisizione del 70% di Serplast e del 60% di Meg, società che operano nel business del riciclo della plastica, segmento che si pone a valle rispetto a quello della selezione della plastica post-consumo in cui Acea è già presente con le Società Demap e Cavallari.
Gli impianti di Serplast e Meg sono presenti, rispettivamente, in Abruzzo e Veneto. I volumi trattati previsti quest’anno sono pari a circa 70.000 tonnellate l’anno. Il valore economico dell’operazione, in termini di enterprise value del 100% delle società, è complessivamente pari a 12 milioni di euro e l‘ebitda atteso al 2021 è di circa 3 milioni. L’acquisizione è quindi avvenuta a un multiplo medio ev/ebitda pari 4 volte.
“Grazie a quest’acquisizione Acea compie un ulteriore passo in avanti nel percorso di crescita infrastrutturale nell’ambito del trattamento delle plastiche, entrando in un settore nuovo come quello del riciclo, visto in forte crescita nei prossimi anni”, ha commentato il ceo, Giuseppe Gola, per il quale l’operazione è coerente con il piano industriale 2020-2024 che prevede una significativa crescita nell’ambito dell’economia circolare e in linea con gli obiettivi di sostenibilità del gruppo”.
Proprio oggi in un report sulle utilities europee Equita ha sottolineato che Acea ha le maggiori opportunità di crescita nel settore water distribution (50% dell’ebitda), essendo il primo operatore nel settore a livello nazionale e posizionato nel centro-sud. La necessità di investimenti a livello nazionale è rilevante, anche alla luce delle significative perdite di rete (42% medio a livello nazionale, con punte soprattutto al centro sud). Inoltre, l’elevata frammentazione del settore stesso (oltre 2000 operatori) crea opportunità di consolidamento soprattutto nel sud Italia. Il Pnrr stesso sottolinea la necessità di misure specifiche per il consolidamento del settore.
Acea è anche esposta alla distribuzione elettrica (30% dell’ebitda), settore dove saranno necessari investimenti per permettere l’elettrificazione dei consumi e nel waste (5% dell’ebitda), altro settore al centro dell’economia circolare. Quindi la Sim ha migliorato le stime di ebitda di Acea mediamente dell’1% al 2024 (anche considerando lo scenario più positivo dei power prices) ed alzato il target price sul titolo del 4% a 22,7 euro.
Il rating resta buy perché Acea ha un’esposizione rilevante alla distribuzione elettrica e alla distribuzione water e continua a crescere grazie a elevati investimenti e operazioni di M&A. l‘80% degli investimenti inseriti nel piano 2020-2024 sono in attività regolate e senza rischi di autorizzazione. I multipli di Acea non sono elevati per una società esposta a business regolati al centro della transizione energetica e dell’economia circolare: l’azione tratta a un multiplo prezzo/utile adjusted 2022 di 13 volte, ev/ebitda di 7,1 volte e offre uno yield del 4,6%. Ma in borsa il titolo Acea segue il mercato e perde lo 0,66% a 19,44 euro.