L’imprenditore romano si conferma secondo azionista del Leone con il 6% ponendosi dietro a Mediobanca (13%), con cui pare non condivida la scelta di confermare Donnet ad delle Generali. La prossima settimana prevista una riunione del Comitato.
da del 09/09/2021 15:05
di Elena Dal Maso
Generali scambia in leggera debolezza a 17,64 euro per 27,87 miliardi di capitalizzazione. Il Gruppo Assicurativo Triestino ha guadagnato il 25,4% da inizio anno grazie anche agli interessi dei soci italiani che continuano ad acquistare azioni. Francesco Gaetano Caltagirone, per esempio, ha appena raggiunto il 6% del capitale, che ai valori attuali vale 1,67 miliardi.
Nel dettaglio, spiega un file di internal dealing di Borsa italiana, gli ultimi acquisti, per un totale di 1,070 milioni di azioni, sono avvenuti con due distinte operazioni effettuate tramite il veicolo VM 2006 Srl, il 7 e l’8 settembre scorso.
Caltagirone si conferma quindi il secondo azionista, dopo Mediobanca, con una storica quota del 13%. Alcuni osservatori ritengono che l’attivismo dell’ingegnere romano miri a influire o condizionare la scelta che il Consiglio di Amministrazione della Compagnia dovrà compiere decidendo se presentare una propria lista per il rinnovo, nel prossimo anno, degli Organi Deliberativi e di Controllo o, invece, rinunciare a questa possibilità che gli è consentita da una Riforma dello Statuto.
Di recente anche Leonardo Del Vecchio ha rafforzato la presa sul Leone. L’imprenditore, attraverso Delfin, tra il 6 e il 7 settembre ha rilevato un altro 0,09% del gruppo assicurativo arrivando così a un passo dal 5% (ora detiene il 4,91%). Un rafforzamento che avviene in un momento assai delicato per le Generali, in parallelo all’avvio del confronto sulle procedure da seguire per il rinnovo della Governance.
Il board, vertice compreso, è in scadenza con il via libera ai conti 2021, le posizioni dei soci privati al momento non sono allineate con quelle di Mediobanca sulla conferma dell‘Amministratore Delegato, il francese Philippe Donnet. A tal proposito a inizio della prossima settimana sarebbe in calendario il Comitato che dovrà chiedere al Ceo se si rende disponibile o meno a restare alla guida del gruppo assicurativo. E il 27 settembre è prevista una riunione del Consiglio.
Intanto si guarda a possibili posizioni dello stesso tipo di Caltagirone che sarebbero tenute da Leonardo Del Vecchio, con il 5% circa, e da altri azionisti, fra i quali Benetton.
Tenuto conto l’assetto azionario della stessa Mediobanca, di cui non si può non tenere conto per le decisioni che quest’ultima è chiamata a sostenere per le Generali, con Del Vecchio vicino al 20% e Caltagirone intorno al 5%, terzo socio se si considera, dopo Del Vecchio, il patto di consultazione, di cui Doris viene considerato capofila.
Il notevole anticipo con il quale è stato aperto il problema della lista, sin dallo scorso aprile-maggio, dimostra l’importanza che viene attribuita alla questione. Oggi Mediobanca cede lo 0,77% a 9,79 euro con il Ftse Mib appena passato sopra la parità.