L’ad ha parlato a margine della presentazione del quinto bilancio di sostenibilità di Milano, commentando anche l’andamento della Società e il rincaro delle bollette elettriche: “per abbassare i conti si deve puntare sulla transizione energetica”.
da del 14/09/2021 15:50
di Pierluigi Mandoi
Lo stop del Consiglio di Stato alla fusione tra A2A e AeB non fermerà i futuri piani di M&A in Italia della multiutility lombarda. Lo ha affermato l’ad di A2A, Renato Mazzoncini, a margine della presentazione del quinto bilancio di sostenibilità territoriale del Comune di Milano. Il massimo organo della Giustizia Amministrativa aveva bloccato l’aggregazione tra la società energetica e l’utility partecipata al 71% dal Comune di Seregno ritenendo “non infungibile” l’offerta di A2A e ordinando che venisse effettuata una Gara Pubblica per l’operazione.
“È stato contestato che non sia stata fatta sul mercato una verifica che non ci fossero altre Aziende che potessero essere interessate a essere partner. Vuol dire che anche nel resto d’Italia, quando si procederà a operazioni questo tipo, semplicemente si userà questa vicenda per affinare ulteriormente il processo”, ha detto Mazzoncini, non escludendo dunque nuove operazioni straordinarie. E specificando che, in ogni caso, dal punto di vista industriale la sentenza non avrà un impatto sulla prosecuzione dell’attività di Aeb, che andrà avanti come da programma.
Pur senza sbilanciarsi sull’andamento del secondo semestre, l‘ad di A2A ha comunque avuto modo di commentare i risultati economici della Società: “Abbiamo fatto un’ottima semestrale e l’azienda sta andando molto bene. Il trend continuerà”.
Ha anche annunciato che lo spostamento nella Nuova sede in Piazza Trento a Milano, il primo grattacielo nella zona sud-est della città, arriverà nel 2025: i lavori avranno inizio il prossimo anno e comporteranno anche la riqualificazione dell’intera area circostante. Oggi il titolo di A2A ha chiuso a quota 1,831 euro, in aumento dello 0,08% rispetto a ieri.