venerdì, Settembre 24, 2021

Giro di vite della Banca centrale cinese sulle criptovalute, l’ethereum perde più del bitcoin……..

La People’s Bank of China ha detto che proibirà alle istituzioni finanziarie, alle società di pagamento e alle imprese internet di facilitare il trading di criptovalute e rafforzerà il monitoraggio di tali attività. Sotto pressione anche le azioni legate alla blockchain

da del 24/09/2021 12:25

di Francesca Gerosa

Criptovalute sotto pressione dopo che la Banca Centrale Cinese ha confermato che darà un giro di vite al trading in valute digitali, vietando agli scambi offshore di fornire servizi agli investitori nazionali. Già all’inizio di quest’anno, le Autorità cinesi avevano anticipato che avrebbero inasprito le regole sul mining di criptovalute, scatenando un massiccio sell-off sulle valute digitali.

Oggi il copione si ripete. La criptovaluta più importante, il bitcoin, cala del 2,76% a quota 42.580 dollari, perde di più il più piccolo ethereum (-6,49% a 2.888 dollari), salito parecchio nelle ultime sedute. Giù anche l’XRP (-7%) e il cardano (-3,7%). Per la People’s Bank of China tutte le criptovalute “non sono valute legali e non possono circolare sul mercato” per questo proibirà alle istituzioni finanziarie, alle società di pagamento e alle imprese internet di facilitare il trading di criptovalute e rafforzerà il monitoraggio di tali attività.

Il vicedirettore del Financial Consumer Rights Protection Bureau, Yin Youping, ha affermato che le valute digitali non hanno un valore reale e quindi il pubblico dovrebbe essere cauto e “proteggere le proprie tasche”, avvertendo che la Banca Centrale bloccherà i siti Web e le app relative alle criptovalute, l’ultima delle tante mosse di Pechino annunciate quest’anno per reprimere l’industria delle cripto.

“I mercati delle criptovalute stanno vivendo una situazione estremamente fragile e questo tipo di ribassi parla da solo; c’è un certo grado di panico nell’aria”, ha detto all’agenzia Reuters Joseph Edwards di Enigma Securities, osservando, peraltro, che le criptovalute “continuano a esistere in una zona grigia di legalità in Cina”.

Il bitcoin era rimbalzato bene negli ultimi due giorni, recuperando da un brusco sell-off che lo ha visto testare quota 40.000 dollari. “Ha superato il test in quest’occasione, ma potrebbe non essere così fortunato in futuro. Attualmente sta vedendo una certa resistenza intorno a 44.000 dollari e una rotazione qui potrebbe essere abbastanza ribassista, dato che è stata un’importante zona di supporto per molte settimane”, ha avvertito Craig Erlam, analista di mercato senior, Regno Unito ed Emea di Oanda.

Anche le azioni delle aziende legate alla blockchain sono sotto pressione, con i miners quotati negli Stati Uniti: Riot Blockchain, Marathon Digital e Bit Digital che scivolano tra il 4,1% e il 5,1% nel pre-market. SOS, focalizzata sulla Cina, arretra dell’1,2% e Coinbase Global del 2,7%. 

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