Il decreto atteso venerdì in Consiglio dei Ministri prolungherà di 13 settimane la cig Covid (gratuita) per terziario, servizi e tessile-moda: di conseguenza prosegue anche il divieto di licenziare. E Confindustria stavolta è d’accordo. Sarà abbassata dal 20 al 10% la soglia di lavoratori irregolari oltre la quale gli ispettori possono disporre la temporanea chiusura delle attività, come era stato chiesto dal Nuovo Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Bruno Giordano.
di F. Q. | 14 OTTOBRE 2021
Il Governo varerà venerdì l’annunciato Decreto con nuovi strumenti per contrastare le morti sul lavoro. Confermata poi la proroga della cassa integrazione Covid (gratuita) per ulteriori 13 settimane per le imprese del terziario, dei servizi e del tessile-moda che hanno terminato quelle autorizzabili, in modo da “gestire l’uscita graduale del blocco dei licenziamenti” come anticipato dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando. Il blocco, per tutti i settori che ottengono la nuova cig Covid, non scadrà il 31 ottobre come previsto ma sarà prolungato dunque fino alla fine dell’anno, con il benestare di Confindustria. Con 13 settimane si dovrebbe arrivare agevolmente a gennaio, quando finalmente sarà operativa la Riforma degli Ammortizzatori Sociali che sarà varata solo con la manovra. Il premier Mario Draghi e il Ministro hanno illustrato il provvedimento ai Sindacati durante un incontro a Palazzo Chigi. In arrivo, finalmente, anche il rifinanziamento dell’indennità di malattia per le persone in quarantena.
Sul fronte della sicurezza del lavoro, come era stato chiesto dal nuovo direttore dell’ispettorato Bruno Giordano il provvedimento di stop all’attività imprenditoriale scatterà in presenza di una percentuale superiore al 10% di lavoratori irregolari: la soglia viene dunque abbassata rispetto al 20% previsto attualmente.
Non solo. Le aziende sospese dovranno comunque, nel periodo di pausa dell’attività produttiva per sanare l’attività, continuare a pagare lo stipendio ai lavoratori. Tra le norme che entreranno a far parte del Decreto anche strumenti per accelerare le 2.100 assunzioni attese per potenziare gli Ispettorati , soprattutto quelli territoriali ma anche nelle Asl (1.200 di cui 800 ispettori in senso stretto e per il resto amministrativi saranno in servizio già entro fine anno) e interventi per migliorare il coordinamento tra Istituti preposti alle verifiche e al controllo della sicurezza sul lavoro, che sarà assegnato sempre all’Ispettorato nNazionale, con cui rendere possibile anche la costruzione dell’attesa Banca Dati Unica. Si interviene, infatti, sulla disciplina del Sistema Informativo Nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp) per migliorare la condivisione delle informazioni e orientare l’attività di vigilanza.
Soddisfatti i Sindacati che all’uscita di uno degli incontri più rapidi di sempre, hanno commentato positivamente l’annuncio. “Un incontro importante e positivo”, ha spiegato uscendo il leader Cgil Maurizio Landini. “Finalmente delle notizie positive per combattere la strage dei lavoratori che muoiono sul posto del lavoro. Il Decreto annunciato dal Governo costituisce una risposta importante alle morti sul lavoro”, ha aggiunto il leader Uil, Pierpaolo Bombardieri. “E’ stato un incontro positivo in un clima di responsabilità comuni. Bisogna fermare la strage nei luoghi di lavoro”, ha detto il leader Cisl, Luigi Sbarra.
Il giro di vite sulle sanzioni era stato invocato a gran voce da Cgil, Cisl e Uil ma contestato dagli industriali: secondo il presidente di Confindustria Carlo Bonomi la strada giusta è quella di “una commissione paritetica o di comitati” con rappresentanti dei dipendenti. Bonomi a Porta a Porta ha criticato anche i ritardi nel varo della Riforma degli Ammortizzatori e delle Politiche attive: “Non so più cosa dire. E’ da un anno e quattro mesi che stiamo aspettando, ci dicono sempre che la prossima settimana arriva. Da luglio dello scorso anno abbiamo presentato la nostra proposta e nessuno ci ha ancora risposto”.