martedì, Ottobre 19, 2021

Gualtieri, presto la squadra: vice Francesca Bria o Beatrice Lorenzin, un tecnico al Bilancio

                                                                                                                                                 ROMA / POLITICA

LE PRIME INDISCREZIONI

È appena iniziata la festa nel Comitato in via di Portonaccio e già iniziano a circolare i primi rumors sui possibili componenti della Giunta. Alessandro Onorato, regista della lista civica, potrebbe avere un ruolo come assessore alle Attività produttiva

di Maria Egizia Fiaschetti

                                    Roberto Gualtieri (foto Giuliano Benvegnù)

In campagna elettorale l’ex ministro dell’Economia ha promesso una squadra di alto profilo, che però dovrà anche tenere conto della coalizione larga che lo ha sostenuto nella volata verso il Campidoglio. Per il ruolo di Vice il neosindaco ha in mente una donna: nei giorni scorsi è circolato il nome di Francesca Bria, consigliera di amministrazione Rai in quota dem. Un’altra papabile potrebbe essere la Deputata Beatrice Lorenzin, presidente del Comitato Elettorale di Gualtieri, molto presente alle iniziative organizzate nei territori (al primo turno ha parlato dal palco del comizio di chiusura a San Basilio).

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Maurizio Veloccia, il consigliere dem tra i più votati (7.015 preferenze), potrebbe ricoprire il ruolo di garanzia di Presidente dell’Assemblea Capitolina che, di solito, viene assegnato a chi porta in dote il bottino elettorale più consistente. Nella scorsa consiliatura l’incarico di arbitro super partes nei lavori dell’Aula venne affidato all’ex M5S Marcello De Vito, forte delle sue seimila e 541 preferenze.

Per Sabrina Alfonsi, presidente uscente del I Municipio, prima nella lista Pd con 7.031 voti, si starebbe invece pensando all’Assessorato al Verde.

Ai Trasporti potrebbe andare il Consigliere Regionale Eugenio Patanè, mentre Svetlana Celli potrebbe ottenere le deleghe allo Sport.

Tra i nomi che circolano anche quello di Fabio Bellini, ex consigliere regionale fedelissimo del deputato Claudio Mancini.

L’imprenditore Alessandro Onorato, regista della Lista Civica che ha giocato un ruolo importante nel catalizzare consensi intorno a Gualtieri, potrebbe essere il futuro assessore alle Attività produttive.

Per il Bilancio settore strategico sia per la pesante situazione debitoria che grava sul Comune sia per le risorse che arriveranno attraverso il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e il Giubileo il neosindaco vorrebbe al suo fianco un uomo di fiducia, magari scelto tra i tecnici di via XX Settembre, in grado di risanare i conti a cominciare dalle Società Partecipate.

Le congetture sulla squadra, per quanto appassionanti, restano sullo sfondo mentre arrivano i risultati del primo exit poll che dà il candidato di centrosinistra in netto vantaggio su Enrico Michetti.

Nel Comitato in via di Portonaccio si comincia ad assaporare la vittoria, ma l’ex ministro dell’Economia aspetta dati più consolidati nella situation room al secondo piano, circondato ai fedelissimi.

La seconda proiezione conferma il risultato e in sala scatta l’applauso scandito dai cori: «Roberto, sindaco di Roma». Alle 16, sulle note della canzone-talismano I nostri anni di Tommaso Paradiso, Gualtieri realizza di essere il nuovo primo cittadino e parla davanti alla platea di sostenitori e cronisti: «Ringrazio le romane e i romani per il risultato significativo. Ringrazio anche gli avversari, Michetti per aver tenuto il confronto su un terreno civile, Calenda per il contributo di idee e il sostegno, la sindaca Raggi per l’impegno profuso in questi anni». La voce bassa tradisce l’emozione per l’impegno che lo attende: «Da far tremare le vene ai polsi». Da «sindaco di tutti», anche di quanti hanno espresso con l’astensione la propria sfiducia nei confronti della politica, Gualtieri lancia il suo «patto per Roma» all’insegna «dell’unità e della partecipazione».

19 ottobre 2021 | 07:28

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