Dollaro e oro i due premiati dell’inflazione Usa. La Bce ribadisce che l’aumento dei prezzi diminuirà nel 2022, mentre i rendimenti riprendono la salita e il collocamento del Btp futura 2033 riceve ordini per 100 milioni nel corso della quarta mattina. Raffica di trimestrali oggi a Milano, tra le utility occhio a Iren | Draghi scende in campo per Mps
da del 11/11/2021 11:30
di Rossella Savojardo
Le Borse europee continuano a resistere alle notizie che ieri hanno allarmato i mercati, con l’inflazione a nuovi massimi non solo negli Usa ma anche in Germania e Cina. Piazza Affari cede dello 0,01% a 27.437 punti a metà mattina, mentre Francoforte sale dello 0,18%, Parigi dello 0,25% e Londra dello 0,30%. Anche i future al momento lasciano presagire un’apertura in verde della piazza oltreoceano viaggiando in terreno positivo: +0,17% il Dow Jones, +0,39% l‘S&P.
Il timore di alcuni analisti è che l’aumento generalizzato dei prezzi possa portare la Federal Reserve ad aumentare il livello del tapering, ovvero la riduzione degli acquisti di titoli per sostenere l’economia.
Dalla Bce invece arrivano ancora notizie rassicuranti: “l’attuale fase di rialzo durerà più a lungo di quanto inizialmente atteso, ma si prevede che nel corso del prossimo anno l’inflazione si riduca”, si legge nell’ultimo bollettino economico della Banca Centrale Europea che osserva come questo incremento riflette in ampia misura la combinazione di tre fattori: le quotazioni dell’energia in primis, specialmente di petrolio gas ed elettricità, la ripresa della domanda riconducibile alla riapertura dell’economia che sta superando l’offerta, e infine, gli effetti base legati al venir meno della riduzione dell’iva in Germania che continuano a contribuire all’incremento dell’inflazione.
Dopo queste notizie i rendimenti dei titoli di stato dell’Eurozona riprendono la salita: il rendimento del Btp decennale è in rialzo allo 0,945% mentre lo spread Btp/Bund è quasi a quota 120 punti. Intanto prosegue il collocamento del Btp Futura 2033, dopo circa un’ora e mezza della quarta giornata di collocamento sono stati raccolti ordini per poco meno di 100 milioni di euro, da un numero di contratti totali pari a 3.150 circa.
A balzare, oltre i rendimenti è anche il dollaro: il cambio euro/dollaro è sceso sotto quota 1,15 a 1,14 (-0,12%), sul biglietto verde scivola anche la sterlina (-0,05%) a 1,33, mentre la moneta americana sale sullo yen (+0,14%) a 1,14. Segue il rialzo anche l’oro (+0,85%) a 1.863 dollari l’oncia. In moderato progresso anche il petrolio con il Wti che vale 81,95 dollari al barile e il Brent 83,19 dollari.
A Piazza Affari intanto prosegue l’ondata di trimestrali.
In leggero calo il settore bancario: Unicredit (-0,14%), Banca Mps (-0,44%), Banco Bpm (-0,25%), Banca Carige (-1,04%), Banca popolare di Sondrio (-1,21%), Illimity Bank (-1,61%). Sale dopo i conti Generali Assicurazioni (+1,13%). Festeggia i risultati trimestrali anche Tod’s (+2,74%) in scia ai commenti positivi degli analisti.
Tra le utility occhi puntati su Iren (-0,49%) dopo che il CDA della Società ha approvato il Piano Industriale al 2030 che prevede un Ebitda di 1,8 miliardi di euro al 2030 (+870 milioni rispetto al 2020) con un cagr del 7% grazie a crescita organica, consolidamento e sinergie. In rosso dopo i conti Poste Italiane (-1,52%), su cui Banca Akros ha abbassato il rating ad accumulate, e Interpump (-4,85%), su cui Equita Sim ha ridotto la raccomandazione a hold.