ROMA / CRONACA
Oggi il presidio anche dei no vax. Pochi con le mascherine. Si tratta della prima iniziativa contro il lasciapassare verde dopo la direttiva del Viminale per contenere cortei e sit-in anche nella Capitale. «Noi non siamo dei rivoluzionari»
di Rinaldo Frignani
La manifestazione di sabato pomeriggio al Circo Massimo (Barsoum/Lapresse)
In circa 1.500 per manifestare contro il green pass nel primo sabato di protesta dopo la direttiva del Viminale per allontanare questo genere di iniziative dai centri storici.
A Roma sono state varate dalla Prefettura tre fasce di rischio (alto, medio e basso) e per questa manifestazione del Coordinamento Piazze italiane è stato deciso comunque di concedere il Circo Massimo.
Fra le disposizioni anche quella sull’uso obbligatorio delle mascherine nel corso di eventi pubblici di questo genere e sul distanziamento interpersonale, ma almeno le prime al Circo Massimo non si vedono, o quasi.
Davanti al palco montato sul lato di via dei Cerchi sfilano alcuni rappresentanti del movimento. «Non siamo rivoluzionari, siamo conservatori delle nostre libertà e oggi ci riuniamo in tante piazze italiane – dicono -. Non diciamo “no green pass”, ma “via green pass”. Non cediamo alle provocazioni ma facciamo un inno alla vita. Siamo il movimento ondulatorio che cambierà la realtà delle cose».
Alcuni manifestanti espongono cartelli e striscioni, altri bandiere tricolori e palloncini bianco e azzurri. «Noi siamo il popolo delle piazze d’Italia», recita infine un messaggio stampato. «Libertà per i nostri fratelli», ne recita un altro accompagnato dal Tricolore dagli esponenti di Forza Nuova per chi è stato arrestato dopo gli scontri del 9 ottobre scorso, con l’assalto alla Cgil e il tentativo di assedio a Palazzo Chigi e Montecitorio.
13 novembre 2021 | 15:40