Ai mercati piace il Mattarella bis e lo spread scende a quota 127 punti. L’economia italiana registra per il quarto trimestre consecutivo un’espansione, +6,4% il pil. In rosso i future oltreoceano mentre si aspettano le trimestrali delle principali big tech. Le tensioni geopolitiche spingono gas e petrolio su nuovi massimi. Nel valutario si indebolisce il dollaro. A Milano bene Unicredit e tutti i bancari.
da del 31/01/2022 18:00
“Mattarella bis e’ lo scenario piu’ favorevole per i mercati, dando continuità all`azione di Governo”, hanno commentato a tal proposito gli analisti di Equita Sim.
Sul fronte macro da segnalare che il prodotto interno lordo dell’Eurozona, in base alla prima stima preliminare, e’ salito dello 0,3% su base trimestrale nel quarto trimestre del 2021. Su base annua l’espansione e’ stata del 4,6% a/a. Il dato e’ inferiore alle stime del consenso degli economisti, poste a +4,7% a/a.
Quanto nello specifico all’Italia, nell’ultimo trimestre dello scorso anno il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, e’ aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 6,4% in termini tendenziali.
Negli Usa invece l’indice Napm di Chicago, basato su un’indagine condotta sui direttori d’acquisto del settore manifatturiero, e’ salito a 65,2 punti a gennaio dai 64,3 di dicembre. Lo ha reso noto la National Association of Purchasing Management (Napm) di Chicago. Il dato e’ al di sopra delle attese di consenso a 62,5 punti.
A piazza Affari tonfo per Saipem (-30,18%) dopo la notizia che l’azienda ha rivisto il backlog e ritirato gli outlook annunciati il 28 ottobre. Il bilancio civilistico 2021, inoltre, e’ previsto in perdita per oltre un terzo del capitale sociale e nel frattempo Saipem ha avviato contatti preliminari con controparti bancarie oltre che con gli azionisti Eni e Cdp per verificare la loro disponibilita’ a supportare una adeguata manovra finanziaria.
In evidenza le banche: Banco Bpm +3,08%, Bper +0,76%, Mediobanca +0,75%.
Bene anche Intesa Sanpaolo (+0,87%) su cui BofA ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 3,3 euro in attesa dei risultati 2021 e del piano industriale, in agenda il 4 febbraio.
Outperform confermato invece da parte di Credit Suisse su Unicredit (+1,78%) con un prezzo obiettivo a 15,1 euro.
Tra le altre blue chip in evidenza Amplifon (+4,63%), Campari (+2,4%), Poste I.(+3,95%),Prysmian (+3,7%), Stm (+3,14%) e Tim (+2,29%), mentre hanno chiuso sotto la parita Stellantis (-0,57%), Tenaris (-0,97%) e Leonardo (-1,21%).
Sull’EGM in spolvero Reevo (+7,91%), che ha vinto la gara indetta dal Gestore Mercati Energetici Spa (GME) aggiudicandosi un contratto pluriennale per la fornitura di Cloud e Cyber Security ed entra in maniera importante nel settore della Pubblica Amministrazione. Il contratto ha una durata di 5 anni e un valore complessivo nel periodo di circa 1,8 mln euro.