Erano stati esclusi senza motivo da Wind Tre Spa, che non li aveva assunti nonostante un accordo che li vincolasse. Adesso i quattro lavoratori con disabilità gravi hanno finalmente avuto accesso al proprio impiego.
da del 4 FEBBRAIO 2022 14:31
A cura di Natascia Grbic
Lavoratori-disabili-call-center
Sono stati assunti da Wind i quattro lavoratori con disabilità grave che da mesi erano ignorati dall’azienda, nonostante un accordo stipulato con Regione Lazio e Consorzio Sintesi che li vincolava all’assunzione. Finito l’incubo per i quattro, che da ieri possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. “È una grande vittoria di Consorzio Sintesi questa”, dichiara Enzo Rimicci, presidente della cooperativa, che sin dall’inizio ha denunciato la vicenda. Dopo mesi di trattativa con la Regione Lazio e con la Wind Tre Spa, il lieto fine, con l’assunzione dei quattro lavoratori. La Consigliera Regionale e Capogruppo della Lista civica Zingaretti Marta Bonafoni ha chiesto un’audizione alla Commissione Lavoro, tenutasi ieri pomeriggio e conclusasi positivamente con le varie assunzioni.
“Una bellissima notizia, che però rappresenta un monito per il futuro, perché di fronte a persone che sono costrette a convivere con una patologia e per le quali il lavoro rappresenta non solo un’opportunità economica, ma soprattutto un orizzonte di inclusione sociale, anche un ritardo di due mesi rappresenta una lesione del diritto al lavoro che non deve assolutamente ripetersi”, ha dichiarato Bonafoni. “Per questo, oltre a monitorare l’andamento delle Convenzioni e degli Accordi tra le Parti, il nostro impegno si amplierà a 360 gradi anche in ambito legislativo, in particolare nell’ambito della legge quadro sulle politiche per la disabilità in discussione alla Regione Lazio”.
La vicenda che ha visto coinvolti – loro malgrado – i quattro lavoratori, è cominciata lo scorso dicembre. Avrebbero dovuto iniziare il loro impiego – garantito da un accordo siglato da Regione Lazio, Consorzio Sintesi e dalla stessa Wind Tre Spa – il 20 dicembre. L’azienda però non li aveva mai assunti, e li aveva lasciati a casa senza fornire una motivazione valida. Il caso aveva fatto mobilitare lavoratori e sindacati, tanto che il 7 gennaio tutti gli impiegati affetti da disabilità che lavorano nel call center avevano dato vita a uno sciopero nazionale in solidarietà ai quattro lavoratori.