venerdì, Febbraio 18, 2022

Gli Agnelli-Elkann pagano 949 milioni per chiudere contenziosi con il fisco italiano…….

Accordo con l’Agenzia delle Entrate sulle plusvalenze derivanti dal trasferimento nel 2016 di Exor e Giovanni Agnelli e C. S.a.p.az. in Olanda. La transazione si rifletterà sul bilancio 2021 della holding quotata che nel primo semestre aveva registrato un utile di 838 milioni.

da del 18/02/2022 18:07

di Francesco Bertolino

Gli Agnelli-Elkann pagano 949 milioni di euro per chiudere i contenziosi con il fisco italiano Exor e la sua controllante Giovanni Agnelli Bv hanno annunciato di aver raggiunto un accordo transattivo con lAgenzia delle Entrate riguardo alla tassazione sulle plusvalenze ottenute nel 2016 con il trasferimento delle loro sedi in Olanda. Il versamento si riflettesul Bilancio 2021 della holding quotata che aveva chiuso il primo semestre con un utile di 838 milioni.

L’intesa riguarda una intricata vicenda fiscale. All’epoca della fusione transfrontaliera la Società uscente Exor aveva applicato il regime di participation exemption che esenta e quindi esclude le plusvalenze sul valore di tali partecipazioni dal reddito imponibile ai fini della determinazione della Exit Tax nella misura del 95% del loro ammontare.

Con il successivo “Principio di Diritto numero 10/2021”, spiega una nota di Exor, lAgenzia delle Entrate ha asserito l’inapplicabilità del regime nei casi in cui una holding trasferisca la sua residenza fiscale all’estero senza mantenere una stabile organizzazione in Italia. Per effetto del Principio di diritto pubblicato nel 2021, è sorta una complessa questione interpretativa riguardante l’applicazione della normativa Pex sui fatti del 2016.

“Exor resta convinta di aver operato secondo le regole”, prosegue la nota. “Tuttavia, al fine di evitare tempi e costi di un rilevante contenzioso fiscale, la Società ha deciso di sottoscrivere un accordo transattivo con l’Agenzia delle Entrate, che comporta il pagamento di 746 milioni di euro, di cui 104 milioni di euro per interessi. La sottoscrizione dell’accordo non comporta né può essere interpretata come un’accettazione – né tantomeno una condivisione, neppure parziale – delle tesi sostenute a posteriori dall’Agenzia delle Entrate”A conclusione la holding precisa che non sussistono ulteriori questioni fiscali pendenti in relazione agli anni in cui la holding ha avuto la residenza fiscale in Italia, per i quali risultano inoltre scaduti gli ordinari termini di accertamento.

Contestualmente all’accordo transattivo che la Società Exor ha definito con lAgenzia delle Entrate, la Società controllante Giovanni Agnelli B.V. ha definito oggi le proprie pendenze con lAutorità Fiscale riferibili all’applicazione della PEX ai fini della determinazione dell’Exit Tax da parte della Società uscente Giovanni Agnelli e C. S.a.p.az. per l’anno fiscale 2016, pagando all’Agenzia delle Entrate di €203 milioni, di cui €28 milioni per interessi.

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