Chiusura in calo per piazza Affari (-4,2%) e le altre Borse Europee dopo i forti rialzi di ieri le decisioni di oggi della Banca Centrale Europea con l’attenzione di tutti gli operatori che e’ rimasta comunque concentrata sulla situazione in Ucraina.
La Bce ha lasciato invariati i tassi e ha rivisto la programmazione sul programma di acquisti di titoli con il piano App.
da del 10/03/2022 18:00
In particolare, la Banca Centrale Europea ha evidenziato che gli acquisti mensili con il piano App saranno di 40 miliardi ad aprile, 30 mld a maggio e 20 mld a giugno. La calibrazione degli acquisti netti per il terzo trimestre dipendera’ invece dai dati e riflettera’ la sua valutazione in evoluzione delle prospettive.
Nel frattempo si e’ concluso senza alcun progresso il colloquio in Turchia tra i due Ministri degli Esteri russo e ucraino Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba.
Sul fronte macro da segnalare che l’inflazione negli Stati Uniti ha nuovamente superato le attese a febbraio, con l’indice dei prezzi al consumo Cpi dello 0,8% a livello mensile e del 7,9% su base annuale a febbraio (+0,7% m/m e +7,8% a/a il consenso). Lo ha reso noto il Dipartimento del Lavoro Usa, aggiungendo che l’indice dei prezzi al consumo core, attentamente monitorato dalla Fed, e’ salito dello 0,5% a livello congiunturale ed e’ aumentato del 6,4% a/a (+0,5% m/m e +6,4% a/a il consenso).
A Milano ha resistito alle vendite Tim (+3,26%). “Siamo i leader di mercato e accelereremo gli investimenti in FTTH, 5G, Cloud e nel mercato digitale. Tim e’ il primo brand di telecomunicazioni in Italia e tra i piu’ riconosciuti in assoluto”, ha detto Pietro Labriola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Tim incontrando il Management della Societa’.
Bene anche Leonardo (+1,49%) e Tenaris (+1,57%), mentre hanno perso terreno le Banche, protagoniste ieri di forti progressi: Banco Bpm -5,59%, Bper -7,49%, Intesa Sanpaolo – 7,61%, Mediobanca -4,76%, Unicredit -7,17%.
Cali tutto sommato contenuti per Italgas (-2,13%) che ha chiuso il 2021 con un Ebitda adjusted di 1,008 miliardi di euro, in crescita del +4,1% rispetto all’anno precedente.
Pesanti tra le altre blue chip Azimut H. (-11,04%), Iveco (-7,68%), Stellantis (-7,23%) e Exor (-5,44%).