Dirigente di Rai Cinema, prende il posto di Antonio Monda
Di Alessandra Magliaro ROMA 29 marzo 2022 20:28 NEWS
Con la nomina alla direzione artistica di Paola Malanga, dopo quella a Presidente di Gian Luca Farinelli la Festa di Roma riparte completamente rinnovata.
Presto per definire compiutamente il nuovo progetto ma le intenzioni ci sono: “Ripartiamo dal cinema, c’è da lavorare tanto e con coraggio, mancano sei mesi alla prossima edizione ma l’entusiasmo c’è e anche quello che sto sentendo in questi momenti mi da’ forza”, dice all’ANSA.
Alla guida per il triennio 2022-2024 è stata nominata dal cda della Fondazione Cinema per Roma presieduto da Gian Luca Farinelli (in rappresentanza di Roma Capitale) e composto da Valerio Toniolo (Camera di Commercio di Roma), Laura Delli Colli (Regione Lazio), Daniele Pitteri (Fondazione Musica per Roma) e Nicola Maccanico (Cinecittà S.p.A. in rappresentanza del Ministero della Cultura) che si è riunito oggi. Nata a Milano nel 1966, critica e giornalista di cinema, vice direttrice e responsabile prodotto di Rai Cinema, prende il posto di Antonio Monda che lo ha guidato per sette anni.
“Con il presidente Gian Luca Farinelli abbiamo identità di vedute: la Festa-festival di Roma fa parte del sistema cinema italiano, per valorizzare i nostri talenti, rinsaldare il legame con il pubblico e con la città”, aggiunge Malanga. Rivitalizzare il rapporto dei cittadini con il cinema e le sale “mi sembra doveroso nella città del cinema, bisogna puntarci in modo deciso e senza paura. Dopo due anni di pandemia c’è una esigenza vitale di recuperare l’esperienza del cinema. Alice nella città ha fatto un grandissimo lavoro in questi anni per far innamorare di nuovo le persone al cinema ed educare le giovani generazioni alla sala, mi ricordo il sold out per vedere Futura nella scorsa edizione, ecco – continua – questo va valorizzato e amplificato dalla Festa, lavorando insieme per lo stesso obiettivo. Sono cresciuta, mi sono formata amando il cinema, sono stata in campeggio, in decine di persone in una stanza pur di partecipare da giovane ai festival che aspettavamo con ansia: mi piacerebbe con questo bagaglio riuscire a trasmettere lo stesso amore. Per questo non vorrei mettere paletti, non dobbiamo aver paura di niente: del cinema di ricerca, del cinema di qualunque genere”.
E’ una nomina al femminile, in un mondo ancora segnato dal gender gap. “E’ vero – risponde – e penso che queste disparità si possano superare semplicemente facendo le cose, cambiandole con la cultura del fare. Penso che il talento, in ogni campo, non abbia genere, non mi sento una nomina di quota, spero proprio di non esserlo. Sono temi generazionali, disparità che sono mentalità del passato e di altre generazioni: i giovani non hanno di questi blocchi, vedono le cose con più uguaglianza e sanno che il diritto alla parità è appunto un diritto, guardiamo a loro e andiamo avanti”.
Farinelli, con l’esperienza cinematografica alla Cineteca di Bologna e al Festival del cinema ritrovato, grande esperto di restauri oltre che di storia del cinema, sottolinea all’ANSA “la doppia sensibilità di Malanga, giornalista critico e manager e una grande onestà intellettuale”. E riassume il progetto: “Fare della Festa di Roma un festival al servizio del sistema cinema italiano, un festival importante per la città al pari di quelli di Berlino e Toronto, legato al territorio e grande vetrina cinematografica per i film italiani e internazionali. In quest’ottica non ha senso la competizione con la Mostra del cinema di Venezia, saremo uniti e collaborativi”.
Alla Malanga hanno dato il benvenuto tante voci del mondo degli autori (tanti registi con cui ha lavorato a Rai Cinema come Vice Direttore, Responsabile dell’Area Prodotto che comprende Produzioni e Acquisizioni), da Bellocchio a Gianfranco Rosi, da Mario Martone a Matteo Rovere. Auguri anche dai ‘cugini’ di Alice nella città, da Piera Detassis presidente e direttrice dei David, da Cinecittà e dalle Istituzioni.